A Lauria, Stefania Miceli e Vanessa Grisolia rendono operativo il Centro socio educativo polivalente per minori “Maria  Montessori”

EDITORIALE – Le accomuna lo stesso percorso scolastico. Entrambe hanno frequentato il Liceo delle Scienze Pedagogiche, a Lagonegro, e conseguito la laurea magistrale in Scienze del Servizio Sociale, a Siena. Sono due giovani donne che hanno scelto di rimanere nel proprio  luogo di nascita, mettendo a disposizione della comunità le loro competenze e la loro professionalità.

Formative le esperienze lavorative fatte dopo la laurea.

Stefania ricorda il progetto europeo promosso dal CIF: “Dare Valore”, avente come obiettivo il contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica, con il coinvolgimento delle scuole di Melfi, Lauria e Sant’Arcangelo. Gli obiettivi attesi furono raggiunti anche grazie all’attivazione degli sportelli-famiglia di supporto genitoriale e di inclusione sociale. 

Vanessa, dopo avere discusso la tesi di laurea sul “binomio madre e detenuta”, ha svolto il Servizio Civile a Lauria presso il Centro Montessori. Ha fatto l’esperienza di coordinatrice del progetto ministeriale “C.I.A.O. Tour”, su scala nazionale, per la crescita sociale, l’inclusione, l’accoglienza e l’occupazione. Continua, inoltre, a collaborare alle attività laboratoriali del Centro Montessori, a Lauria.

 Stefania e Vanessa sono state anche educatrici dei progetti “Pedagogue” (la pedagogia dell’inclusione) e S.I.F.A.V. (Servizi Integrati per Famiglie Vulnerabili).

Oggi, entrambe sono soddisfatte del lavoro che svolgono. Lo ritengono stimolante dal punto di vista creativo e del valore umano e sociale. Ne parlano con quello entusiasmo tipico dei giovani che credono in un futuro migliore, in linea con le sfide di una società in continua evoluzione.          

Interessante la loro descrizione in merito al valore sociale ed educativo del Centro “Maria Montessori”.

“Il Centro è gestito dal CIF (Centro Italiano Femminile) dal 2 luglio del 2022, a seguito della partecipazione ad un avviso pubblico indetto dal Comune di Lauria sulla co-progettazione di un servizio socioeducativo per minori. E’ una struttura aperta alla partecipazione, anche non continuativa, di minori e di giovani del territorio. Opera in raccordo con i servizi sociali del Comune di Lauria e con le istituzioni scolastiche, attraverso la progettazione e la realizzazione di interventi di socializzazione ed educativo-ricreativi, miranti a promuovere il benessere delle nuove generazioni e contrastare fenomeni di povertà educativa, dispersione scolastica, marginalità e disagio minorile.

 Luogo di integrazione sociale e culturale, il Centro mira al recupero di minori e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 17 anni con problemi di socializzazione, emarginazione e devianza, attraverso un programma di inserimento che prevede supporto didattico, attività di doposcuola, sportello didattico, laboratori artistici, avviamento allo sport, laboratori DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento)  e BES (Bisogni Educativi Speciali), Mediazione Familiare e Sostegno Genitoriale.

 Il Centro è aperto nei giorni dispari della settimana, dalle ore 15:30 alle 19:30. Oltre alle varie figure professionali, sono di supporto al Centro anche le socie volontarie del Cif.

Varie le modalità di accesso e di iscrizione dei minori al Centro: in modo diretto da parte del genitore, tramite la scuola o i servizi sociali. Il ruolo degli operatori è di importante rilevanza. Essi, oltre ad avere un rapporto diretto con le famiglie e i minori, hanno il compito di osservare i comportamenti dei bambini e dei ragazzi, di annotare, relazionare e segnalare eventuali criticità ai servizi sociali del Comune. Assicurano, inoltre, a questi ragazzi, il diritto di essere ascoltati e sostenuti nel processo di crescita, offrendo sostegno alle famiglie durante il processo educativo”.

Stefania e Vanessa sono un esempio per tanti giovani che scelgono di mettere a servizio della loro comunità la propria professionalità. Le loro parole, riportate di seguito, potrebbero essere di sprone a tanti altri loro coetanei che perseguono il mito delle grandi città, a volte non valutando i benefici derivanti da stili di vita più pacati, più sereni e più distensivi:

“Non ci manca la città. Viviamo bene nel nostro paese. Importante è avere il lavoro che ci gratifica. Non ci mancano i divertimenti e i passatempi legati alle nostre passioni e ai nostri hobby. Viaggiamo spesso, anche durante il fine settimana”.