MATERA – Come da previsioni della vigilia, l’8 e il 9 giugno sarà il ballottaggio tra Roberto Cifarelli (centrosinistra, intorno al 42%) e Antonio Nicoletti (centrodestra, intorno al 38%) a decretare chi sarà il nuovo sindaco di Matera.
Decisive potrebbero essere le scelte degli altri due candidati alla carica di primo cittadino che fanno parte del campo progressista: Domenico Bennardi (M5S, intorno all’8%) e Vincenzo Santochirico (Progetto comune, intorno al 7,3%), ma i pentastellati si sono già sfilati, annunciando che non faranno alcun apparentamento.
Le motivazioni della decisione del M5S di non appoggiare al secondo turno Cifarelli vanno ricercate nell’autunno scorso, proprio quando Bennardi (primo sindaco pentastellato nella storia di Matera) è decaduto con un anno di anticipo rispetto alla fine naturale della consiliatura, a causa delle dimissioni di 17 consiglieri su 32, alcuni dei quali del Pd. Cifarelli è un consigliere regionale dem, ma, andando contro la dirigenza del Pd, il 5 aprile scorso, ha partecipato, vincendole, alle primarie Open, promosse da un gruppo di cento giovani e non riconosciute dai partiti tradizionali. Così il Pd non ha presentato il suo simbolo, ma nelle nove liste della coalizione riformista a sostegno di Cifarelli si trovano ‘pezzi’ dei dem.
“Sono soddisfatto di questo risultato – ha detto Cifarelli – perché dimostra che Matera non è una città di destra”. Tra le nove liste a sostegno di Cifarelli, la più votata dovrebbe – i dati ufficiali, come da tradizione per le Comunali materane, arrivano molto a rilento – dovrebbe essere la civica Matera democratica (intorno al 13,3%). Un dato molto significativo riguarda anche la circostanza che Cifarelli dovrebbe aver ottenuto circa 8 punti in meno della sua coalizione, che dovrebbe superare il 50%. Situazione opposta per Nicoletti, che dovrebbe chiudere con circa 4 punti in più della sua coalizione (formata da sei simboli), al cui interno Fdi si attesta intorno al 10%, Forza Italia al 5,5 mentre la Lega, come il Pd, non ha presentato una sua lista. “Abbiamo cominciato tardissimo”, ha ricordato Nicoletti, scelto da Fratelli d’Italia poche settimane prima del voto: “Questo – ha aggiunto il candidato del centrodestra – è quindi un grande risultato che ci dà fiducia per il ballottaggio”.
Detto del risultato del quinto candidato alla carica di sindaco, Luca Prisco (Democrazia materana), intorno al 3%, e in attesa delle decisioni sul ballottaggio di Santochirico, che per ora preferisce non sbilanciarsi, non si può non mettere in evidenza il calo, nonostante le oltre 500 persone (su circa 50 mila aventi diritto al voto) che hanno corso per diventare consigliere comunale, di oltre 5 punti percentuali dell’affluenza (65,2 rispetto al 70,8 del 2020).