“Abbiate cura dei vostri sentimenti. Ovunque siano.” L’appello di Sergio Ragone per #euapiedi

Quest’ultimo scorcio di agosto che porta via l’estate, la fine delle vacanze per i turisti e il rientro degli emigrati verso le città ci ha insegnato, perlomeno per coloro che sono stati a Rivello alla presentazione della collana dei luoghi ideali che i territori esistono e che la vera differenza la fa l’uomo. Vivere Gangi in Sicilia, oppure Aliano, Craco o Grottole in Basilicata o in qualche maniera la stessa Matera sono esperienze di luoghi che hanno deciso di mutare il proprio corso che marciava (e forse ancora oggi avanza) verso lo spopolamento, un cambiamento che per certi versi si subisce passivamente. Probabilmente vogliamo subirlo perché non si ha voglia di rischiare, di avere coraggio, di seguire quei sentimenti di cui spesso, come Ragone ben esplicita dovremmo prestare attenzione maggiormente. I luoghi esistono. La Basilicata ha 131 luoghi ognuno con una storia unica, meravigliosa e preziosa da raccontare e inevitabilmente da vivere oggi per un futuro diverso. Ecco una sfida che Sergio Ragone, giovane lucano con lo sguardo all’infinito del sognatore, in questi anni con #luoghiideali ed #euapiedi narra e che ci fa comprendere come ogni panorama, ogni angolo, ogni momento che viviamo sui nostri territori, anche se imperfetti ai nostri occhi, sono attimi di meravigliosa quotidianità che sono impreziositi dal nostro vivere e che dovremmo imparare a riconoscere. “Perchè la bellezza –parole di Ragone per raccontare l’esperienza di Gangi-  è una speranza atea e immateriale, ieratica ed arrogante, silenziosa e poetica, ma mai colpevole”.

Cristo di Maratea. Foto di Francesco Rossini.

Esistono luoghi che riescono ad esser protagonisti, come Gangi in Sicilia, un borgo di 6000 abitanti dove da tre anni si svolge la rassegna letteraria “Una Montagna di Luoghi”, un panorama di attività per il festival che coinvolge autori, editori, artisti da tutta Italia e che ha visto partecipe lo stesso Ragone con una passeggiata urbana sui generis. Edizione, quest’ultima, che ha evocato lo spopolamento dei paesi al centro della manifestazione. Installazioni in luoghi chiusi da tempo e rassegna inaugurata sotto la pioggia, ma con un pubblico trasversale che non ha desistito nel vivere da protagonista l’evento e al tema della meraviglia per l’intera kermesse.
Un modello, come quelli di molti altri borghi sparsi per la nostra Penisola che segnano un risultato prezioso: la rivoluzione della gentilezza, il senso della comunità, la cura dei sentimenti, il discrimine tra il vero e il falso, l’amore per i luoghi vivi. Ecco che lo spopolamento si combatte anche così affinché si formi un nuovo modello urbano di comunità dove la sostenibilità e la qualità della vita incideranno in maniera imprescindibile.

Abbiate cura dei vostri sentimenti.Ovunque siano.

Pubblicato da Sergio Ragone su Sabato 31 agosto 2019

Questi luoghi sono luoghi interiori. –Parole di Sergio Ragone per “Una montagna di luoghi”- Sono luoghi che parlano ed è il silenzio di questi luoghi che parla con una forza straordinaria che voi, forse, ancora non avete colto del tutto. Perché non sono i luoghi della perfezione, non sono la grande bellezza romana o la perfetta macchina amministrativa lombarda, ma sono delle storie differenti, hanno un’identità speciale è fatta dagli uomini e dalle donne.
Dai libri che profumano di antico. Le parole possono davvero far tanto, lo vediamo tutti i giorni. Invece noi dobbiamo recuperare il senso più profondo del peso delle parole.
Se c’è una rivoluzione che parte oggi qui a Gangi, è la rivoluzione della gentilezza di cui abbiamo bisogno nella pratica quotidiana dell’accoglienza. Se città e civiltà hanno qualcosa in comune, noi non dobbiamo disperdere il senso più alto della cittadinanza.
Al bisogno dell’ascolto, alla pratica dell’ascolto, perché ascoltare vuol dire comprendere e comprendere vuol dire avvicinare e chi si avvicina crea comunità. Lo spopolamento lo si combatte esattamente così. […] Questo nostro tempo come sarà ricordato?  Per quali parole? Per quali uomini? Per quali donne?
Io vi chiedo solo una cosa. Di fare una cosa semplice: di avere cura dei vostri sentimenti. Dovunque siano abbiate cura dei vostri sentimenti.

Tratto ferroviario dismesso. Foto di Francesco Rossini.
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