PARIGI – Domenico Acerenza ha concluso al quarto posto la 10 chilometri di nuoto di fondo delle Olimpiadi di Parigi svoltasi nella Senna. ll ventinovenne di Sasso di Castalda è stato battuto allo sprint – per appena sei decimi – dall’ungherese David Betlehem. Oro all’altro ungherese, Kristof Rasovszky, argento al tedesco Oliver Klemet. Nono Gregorio Paltrinieri.
“Ho dato tutto quello che avevo”, ha detto a RaiSport l’atleta lucano a fine gara. “Ho cercato di fare il mio massimo e alla fine ho cercato di strappare per recuperare sui primi due ma ero oltre le mie forze e nello sprint conclusivo ero finito. Questo era il destino. Andiamo avanti”.
Per lui si trattava della seconda partecipazione ai Giochi. A Tokyo restò fuori dalla finale dei 1500 metri per un soffio. Stavolta era all’esordio assoluto nelle acque libere, competizione in cui è stato campione Europeo e vice campione mondiale nel 2022 proprio sulla distanza dei 10 chilometri. La gara ha avuto via libera dopo le polemiche e le incertezze dei giorni scorsi, legate all’inquinamento del fiume parigino e ai possibili rischi per la salute degli atleti. La prova ha previsto un circuito da ripetere per sei volte, da Pont Alexandre III a Pont de l’Alma, caratterizzato da forti correnti e mai testato da quasi tutti i nuotatori, che temevano il rischio di contaminazione.
“Grande Domenico, ci hai resi orgogliosi! Pochi centimetri ci hanno negato la seconda medaglia olimpica della Basilicata. Domenico Acerenza ha lottato fino all’ultimo dimostrando di essere, ancora una volta, tra i migliori fondisti al mondo”. Così in una nota il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi.