Al via i lavori per candidare il Vulture a ‘Riserva della biosfera Unesco’

LAGHI DI MONTICCHIO (PZ) – Alla presenza dell’assessore all’ambiente e energia, Gianni Rosa, si è insediato questa sera il gruppo tecnico – scientifico che entro luglio dovrà presentare la candidatura della zona del Vulture come Riserva della Biosfera UNESCO. L’incontro è avvenuto nella Sala Convegni del Museo di Storia Naturale del Vulture, all’interno dell’Abbazia di San Michele, presso i laghi di Monticchio.

A coordinare i lavori l’Ente Parco Naturale Regionale del Vulture retto dal commissario Francesco Ricciardi che ha il compito di interfacciarsi con associazioni, realtà istituzionali presenti sul territorio e stilare il relativo cronoprogramma da presentare al Ministero dell’Ambiente entro luglio. Successivamente il progetto sarà inviato all’Unesco.

Il primo passo dei membri del gruppo di lavoro è stato quello di studiare il dossier e verificare nello specifico i criteri che l’Unesco richiede per ottenere questo prestigioso riconoscimento, ed è bene sottolinearlo, non è revocabile. Infatti in Italia sono 19 le aree che si possono fregiare di questo titolo.

La Regione Basilicata su impulso dell’assessore all’ambiente Gianni Rosa punta molto su questo riconoscimento e sull’area individuata: “ho sempre espresso la necessità che le nostre bellezze naturalistiche debbano essere volano di uno sviluppo sostenibile attraverso forme di gestione integrata- ha detto Rosa. La zona del Monte Vulture è una zona speciale di conservazione ricchissima di biodiversità e, oggi, fa parte del Parco regionale. Il progetto Man and Biosphere dell’UNESCO rappresenterebbe il punto di partenza per una valorizzazione a livello internazionale del patrimonio del Parco proprio nella direzione di coniugare la conservazione della biodiversità con l’uso sostenibile delle risorse”.

Man and Biosphere è un programma scientifico intergovernativo teso a promuovere su base scientifica un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello Sviluppo Sostenibile, utilizzando le scienze naturali e sociali, l’economia e l’educazione per migliorare la vita delle persone e l’equa distribuzione dei benefici e per proteggere gli ecosistemi naturali, promuovendo approcci innovativi allo sviluppo economico che siano adeguati dal punto di vista sociale e culturale e sostenibili dal punto di vista ambientale.

La candidatura della Zona Speciale di Conservazione “Monte Vulture” rappresenta uno degli strumenti attraverso i quali il Parco Naturale Regionale del Vulture mira a dare maggiore visibilità a livello nazionale non solo al sito specifico ma all’intera area naturale protetta.

I riflettori sono tutti puntati sull’area del Vulture. Per la promozione del Parco è, inoltre, online dal mese di gennaio il portale web www.parcovulture.it, finalizzato in primo luogo a divulgare informazioni di carattere scientifico sul valore naturalistico dell’area, sull’importanza della difesa del territorio e a promuovere la cultura della sostenibilità ambientale coniugata con l’uso sociale dell’area.