“A’Pricicchia” 2019 e la cultura castelluccese: intervista al sindaco Paolo Campanella

CASTELLUCCIO INFERIORE (PZ) – Castelluccio Inferiore si prepara all’edizione 2019 della tradizionale “Pricicchia”, cioè del primo assaggio del vino nuovo che, puntualmente, avviene ogni 7 dicembre in occasione della vigilia della festa dell’Immacolata. L’occasione è stata da spunto per sentire il primo cittadino del centro del Mercure Paolo Campanella, il quale ci ha parlato dell’evento di domani sera e dei nuovi obiettivi del comune da lui guidato.

Che edizione sarà quella 2019 della “Pricicchia”?

Siamo giunti fieramente alla diciannovesima edizione di una festa popolare che rimarca un’antica tradizione castelluccese, cioè quella del primo assaggio del vino nuovo. I contadini dopo aver lavorato nelle vigne per tutto il periodo della vendemmia, si riunivano nei primi di dicembre nelle varie cantine proprio per dare un primo sorso e assaggio del loro duro lavoro. E’ un evento che ci riconduce alla nostra storia contadina che non va relegata solo a Castelluccio, ma a tutto il territorio dell’area sud lucana. Diciannove anni fa decidemmo di renderla una manifestazione pubblica, facendo della Pricicchia un evento ormai consolidato che apre le festività natalizie, e che quindi cercheremo di preservare al meglio oltre che di valorizzarlo sempre di più. Ci tengo però a fare un appello ai ragazzi e alle persone che sabato sera verranno a divertirsi nel nostro centro, che è quello di un invito a mantenere comportamenti sobri, consoni e responsabili. Non si daranno privazioni o restrizioni sulle quantità di vino o prodotti da prendere ma deve essere anche ben chiaro che ci sono delle regole di sana convivenza civile e di sicurezza a cui ci si dovrà fare riferimento.  Quindi il mio augurio e auspicio è quello di un divertimento sano e responsabile, in un clima di festa e goliardia all’insegna della nostra storia e tradizione.

Castelluccio Inferiore sta investendo molto in storia e cultura, quali i prossimi impegni amministrativi in merito?

Senza dubbio il completamento dell’area San Giovanni: sono di fatto iniziati i lavori di completamento per allestire un museo alla filanda e abbiamo avuto altri 200000 euro per completare una proposta attrattiva nel sito open door ed altro Pensiamo di recuperare il mulino ad acqua per scopo socio culturale ed altre iniziative. Il prossimo anno punteremo ad iniziare la prima fase di indagine insieme all’ Università di Messina del sito della probabile Nerulum su una superficie di circa 50 ettari confinanti con Laino Borgo. Un impegno notevole che può cambiare significativamente lo stato attuale delle cose, saremo pronti ed attenti.

Una rete fitta con associazioni del luogo che da sempre contribuiscono a valorizzare il ricco patrimonio tradizionalistico castelluccese…

Si, le associazioni per noi sono un vero patrimonio sociale. Con loro costruiamo sempre un calendario ricco di iniziative che recuperano storia e patrimonio, il primo, in ordine di tempo, è la manifestazione del pluripremiato Presepe vivente “na nott’ i tand Ann arret” a cura dell’ associazione agora’, che porta il paese un attivismo e un attrazione con oltre 250 partecipanti. Poi c’è “U piccidde’t” a cura dell’associazione “Ricomincio da Tre”, la quale con fermento e passione cura un culto enogastronomico identitario importante. A proposito di ciò posso già anticipare che a Pasqua ci sarà una rievocazione di cui non posso ancora dire molto, ma che vedrà la partecipazione delle scuole ed altro! Molte altre iniziative sono in calendario con Auser e con l’ associazione “Liberamente”, ma preferisco annunciarle passo passo.  Dico ai miei concittadini e non solo di aspettarsi una fine  inverno ed un inizio di primavera entusiasmante, perchè questo è il nostro #castellucciovive.