Araneo e Verri: “Chiudere immediatamente i CPR”

Per le Consigliere regionali del M5s: “Il tentato suicidio al CPR di Palazzo San Gervasio è l’ennesima dimostrazione della necessità di chiudere immediatamente questi centri”

POTENZA – “Siamo profondamente preoccupati per il tentato suicidio di ieri pomeriggio al Centro di Permanenza per i Rimpatri (CPR) di Palazzo San Gervasio, dove un migrante algerino ha tentato di togliersi la vita. Fortunatamente è stato soccorso in tempo, ma l’episodio ci fa riflettere ancora una volta sulla tragica realtà di questi centri. Non è alla fortuna né al caso che dobbiamo affidare la sopravvivenza delle persone”. 

Lo dichiarano le consigliere regionali del M5s, Alessia Araneo e Viviana Verri, che aggiungono: “Non è il primo episodio di questo tipo che si verifica a Palazzo San Gervasio. Il CPR ha già mostrato innumerevoli volte la sua natura disumana e inadeguata per l’accoglienza di persone vulnerabili, e ogni giorno che passa senza un cambiamento è una vergogna per la nostra regione e per l’intero Paese. Ricordiamo tutti il controverso caso di Oussama Belmaan, il diciannovenne che il 5 agosto scorso ha perso la vita proprio nel CPR di Palazzo e di un altro tentato suicidio a Novembre 2024, anche in questo caso sventato da un compagno. Non possiamo continuare ad ignorare il dolore e la sofferenza di chi, già segnato da esperienze traumatiche, è costretto a vivere in condizioni che mettono a rischio la vita stessa”.

“Solo alcune settimane fa – proseguono le esponenti del M5s – l’europarlamentare Danilo Della Valle ha effettuato una visita ispettiva presso il CPR di Palazzo San Gervasio, constatando di persona le condizioni inaccettabili in cui sono trattenuti i migranti. La sua visita conferma quello che noi denunciamo da tempo: questi centri sono l’emblema un sistema che, piuttosto che tutelare i diritti delle persone, le espone a situazioni di ulteriore sofferenza”.

“Chiediamo a gran voce – concludono Araneo e Verri – che si facciano finalmente i passi necessari per chiudere queste strutture e per rivedere l’intero sistema di accoglienza dei migranti. Non possiamo permettere che episodi del genere continuino a verificarsi. Le persone trattenute nei CPR devono avere un trattamento dignitoso e rispettoso dei loro diritti fondamentali”

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