LATRONICO (PZ) – “Anche a Latronico e nella frazione di Agromonte, in questi giorni festivi, è stata chiusa spesso la guardia medica per carenza di medici nel coprire tutti i turni. E questo è accaduto da noi, come in tanti altri paesi della Basilicata in queste feste natalizie! Nonostante l’avanzare delle nuove tecnologie, vengono chiusi reparti negli ospedali, è pur vero che la popolazione è diminuita anche a dismisura ma intanto i servizi sanitari sono peggiori di 20 anni fa. Si stava meglio quando si stava peggio”. È quanto denunciato in una nota dal sindaco di Latronico, Fausto De Maria.
“Non si può pensare alle questioni soltanto nelle emergenze, quando ormai si è arrivati con l’acqua alla gola. Bisognerebbe programmare in anticipo per non avere poi emergenze!!! Basta mettere la polvere sotto al tappeto”, tuona il primo cittadino.
“Sarà inutile anche costruire altre strutture come le case di comunità, grazie al PNNR, se poi non ci sarà il personale medico e infermieristico!Non diamo la solita colpa alla questione del numero chiuso nella facoltà di medicina, se poi si assiste anche a un consistente esodo di medici neolaureati e specializzandi, più di 1.000 l’anno, perché all’estero gli stipendi e le condizioni di lavoro sono nettamente migliori. Ancora più preoccupante”, scrive nella nota De Maria, “il fatto che la previsione della spesa sanitaria sul PIL per il periodo 2023-2026 registrerà già nel 2024 il ritorno al valore del 6,3% rispetto ad una media dell’8,8% dei 37 Paesi dell’OCSE e del 10% circa di Francia e Germania”.
“È stato fatto un grave errore a non utilizzare quella importante linea di credito del MES sanitario (37 miliardi di euro), da restituire in tantissimi anni ad un tasso di interesse dello 0.60%, soltanto per un principio ideologico! Ricordiamo che il diritto alla salute è il bene supremo di ogni essere umano. Tant’è che è contemplato, tutelato e protetto nell’art. 32 della Costituzione repubblicana”, conclude il sindaco di Latronico.