CASTELLUCCIO SUPERIORE (PZ) – Dalla sera del 1 Aprile a sabato 3 Aprile, Castelluccio Superiore si colora di BLU” in occasione della Giornata Mondiale della consapevolezza sull’Autismo, celebrata ogni anno, in tutto il mondo, il 2 del mese corrente.
La giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo è un evento organizzato dall’ONU e il Comune di Castelluccio Superiore Aderisce alla campagna Light it up the Blue (accendi di blu), promossa dall’organizzazione AUTISM SPEAKING, per manifestare un segno di consapevolezza nei confronti della Sindrome.
“Quest’anno abbiamo deciso in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Castelluccio Superiore di dipingere una panchina di blu per lanciare un messaggio , di parlare di Autismo non soltanto il 2 Aprile ma tutti i giorni dell’anno” dichiara la Dottoressa Isabella Labanca Vice Presidente dell’Associazione Dimmi A”
Durante il pomeriggio si è tenuta in diretta Facebook una Conferenza nella quale hanno partecipato.
- Giovanni Ruggiero (Sindaco di Castelluccio Superiore);
- Vincenzo Giuliano (Garante Regionale per l’infanzia e l’adolescenza di Basilicata);
- Raffaella Di Franco (Pedagogista ed Educatrice);
- Teresa Di Marco (Presidente associazione DimmiA);
- Isabella Labanca (Vicepresidente associazione DimmiA),
- Antonietta Gioia (Vicesindaco di Castelluccio Superiore).
“ L’Amministrazione Comunale non si dimentica di tutte le persone affette da Autismo soprattutto in questo momento di emergenza, hanno diritto all’autodeterminazione, indipendenza e autonomia, così come il diritto all’istruzione e al lavoro su base di parità con gli altri.
Una giornata mondiale, non può bastare a sopperire le mancanze istituzionali.”
Dichiara il Sindaco Giovanni Ruggiero.
“Tutti i diritti hanno la stessa importanza, è importante il diritto alla salute ma è importante il diritto all’istruzione, è importante il diritto alla socializzazione.
Il problema dell’Autismo è un problema in crescita, 20 anni fa i bambini diagnosticati con lo spettro autistico erano meno di 150, oggi si stima a livello mondiale soprattutto che potrebbero essere 1 su 50, in Italia i piccoli che soffrono di questo disturbo dovrebbero essere oltre seicentomila.
Difronte a una diagnosi di Autismo, la prima cosa che avverte un genitore è quel senso di solitudine se non addirittura di abbandono del sistema sociosanitario.
L’autismo non è una malattia, l’autismo è un disagio del comportamento, delle relazioni; la malattia implica una necessità di cure con la speranza di una guarigione, l’Autismo è una sindrome che ti resta per tutta la vita.
Immaginiamo se la famiglia è lasciata sola, si interfaccia con lo Stato, attraverso l’insegnante di sostegno;
il reclutamento dell’Insegnante di Sostegno è più un reclutamento per il posto di lavoro che una condizione di scelta e di preparazione per dare una mano a quel bambino e alla famigli rispetto al bisogno del minore”
Questo è ciò che denuncia il Dottor Vincenzo Giuliano.
Clicca qui per seguire la conferenza svoltasi ieri pomeriggio