POTENZA – “Grazie ai dati forniti dalla Polizia Locale del Comune di Potenza alla Seconda Commissione Consiliare Permanente che mi onoro di presiedere, è possibile ottenere un quadro ancor più chiaro sull’utilizzo dell’autovelox di Varco D’Izzo e farsi un’idea sulle motivazioni che hanno spinto questa amministrazione a volerlo posizionare proprio in quel tratto di strada in cui il limite di velocità è di 70 km/h (mentre sul resto della tratta è di 90 km/h)”. Lo riferisce in un comunicato Francesco Giuzio, consigliere comunale di Potenza del gruppo “La Basilicata Possibile”
“Sono 57018 le sanzioni elevate dall’apparecchio attenzionato, per un introito di circa 7 milioni di euro. Somma che cresce fino a 8.5 milioni di euro se si considerano tutti e 3 gli autovelox installati nel comune di Potenza. Secondo quanto previsto dall’art. 142 del Codice della Strada”, spiegano ancora Giuzio, Tramutoli e Biscaglia, “tali somme devono essere destinate a interventi di manutenzione e di messa in sicurezza delle infrastrutture stradali (segnaletica, barriere e relativi impianti) nonché al potenziamento delle attività di controllo e accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale. Tuttavia lo stato disastroso delle strade del comune di Potenza, tanto in centro città quanto in periferia, lascia interdetti: buche, interruzioni, restringimenti sono diventati una costante compagnia degli automobilisti potentini”.
“Automobilisti che sempre più si rivolgono alle autorità giudiziarie per ricevere risarcimenti danni causati alle proprie autovetture dalle numerosissime buche”, conclude il gruppo potentino de La Basilicata Possibile.