Baragiano, scoperto un traffico illecito di rifuti: confiscato un capannone

BARAGIANO (PZ) – Nella giornata di venerdì della scorsa settimana, nell’ambito di un indagine d’iniziativa finalizzata ad individuare i responsabili di un traffico di illecito di rifiuti scoperto nella zona industriale di Baragiano, coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza — Direzione Distrettuale Antimafia e condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Potenza, si dava esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo in via d’urgenza finalizzato alla confisca (ex artt. 321, commi 2 e 3 bis c.p.p., 452 quaterdecies comma 5 c.p.), dei seguenti beni:


• Un immobile adibito a capannone industriale di superficie pari a mq 9.000 (novemila) e la pertinente area esterna, per un totale di mq 29.000 (ventinovemila), tutto di proprietà della società “Nuova A.R.I. — assemblaggi rigenerazioni industriali” — srl Sita nell’area industriale di Baragiano, ricadente nel comune di Balvano, ormai da anni in disuso e sottoposta a procedura fallimentare;
• Una pala meccanica gommata, rinvenuta all’interno del predetto immobile, utilizzata verosimilmente per l’accantonamento dei rifiuti ivi depositati;


L’odierno provvedimento si è reso necessario al fine di impedire che la libera disponibilità dei beni sopra descritti potesse effettivamente agevolare la commissione di reati analoghi o consentire l’aggravarsi o il protrarsi delle conseguenze dei reati ipotizzati.


Nello specifico, dal mese di gennaio 2021, i Carabinieri della Compagnia di Potenza, nell’ambito di capillari servizi di controllo nel territorio di competenza, volti a prevenire il verificarsi di reati in genere, scoprivano che all’interno del predetto capannone, ormai non più utilizzato da diversi anni, ignoti malfattori, avevano nel tempo scaricato grandi quantità di rifiuti, accantonandoli illecitamente al suo interno e utilizzando verosimilmente la pala meccanica ivi rinvenuta.


I militari operanti unitamente ai Carabinieri del Nucleo Operativo ed Ecologico di Potenza hanno inoltre potuto accuratamente ispezionare l’interno del sito, acclarando che al suo interno vi erano stati illecitamente depositati circa 5.000 tonnellate di materiale plastico di varia natura quale prodotto di scarto di lavorazione.


Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente inoltre, verranno svolti appositi controlli tecnici al fine di verificare e monitorare tutti i fattori di rischio per la protezione dell’ambiente derivanti dallo smaltimento illecito dei rifiuti rinvenuti.