Bochicchio: “La crisi idrica non sia arma di lotta politica”

Il Capogruppo di Avs-Psi-LBp: “L’Istituzione si assuma la responsabilità e l’impegno collegiale di lavorare con serietà nell’interesse dei cittadini lucani, oggi mortificati anche per la crisi idrica”

POTENZA – “Quella della crisi idrica è un’emergenza, ma non l’unica emergenza. È un sintomo grave che conferma la diagnosi di una Regione in crisi”. Lo dichiara il capogruppo in Consiglio regionale di Avs-Psi-LBp, Antonio Bochicchio.

“Quando il Presidente Bardi – aggiunge Bochicchio – parla dei ritardi degli uffici Statali, ha ragione. Ma quel ragionamento va integrato con l’immobilismo della classe politica lucana: centrosinistra, centrodestra e Movimento 5 Stelle, compresi gli ultimi 5 anni. Per questo invito tutti i gruppi del Consiglio regionale ad abbandonare la tentazione di utilizzare questa crisi come arma di lotta politica”.

“Se ci riflettete – prosegue l’esponente del fronte della sinistra – pensando a quanto accaduto negli ultimi 20 anni, è difficile ricordare materie sulle quali i vari Governi, che si sono succeduti, possono essere ricordati per aver seminato idee e progetti proiettati al futuro. Sono sempre state le varie emergenze e le cronache dei giornali a scrivere le agende dei vari governi regionali. Purtroppo, lo sono anche adesso. Eppure, si sapeva del rischio, si conosceva la necessità di dover intervenire sulle dighe. A nulla è servita l’omologazione politica dei governi regionali rispetto al Governo nazionale. Quando governava il centrosinistra, a Roma come a Potenza, non sono stati rimossi i problemi strutturali divenuti cronici. Lo stesso è accaduto negli ultimi 5 anni con il centrodestra”.

“Oggi – conclude Bochicchio – c’è una crisi e c’è la Regione che ha un ruolo centrale per ripristinare il normale funzionamento del servizio idrico. L’Istituzione si assuma la responsabilità e l’impegno collegiale di lavorare con serietà nell’interesse dei cittadini lucani, oggi mortificati anche per la crisi idrica”.