“Fasce deboli da attenzionare in via prioritaria, sempre. L’assistenza e la cura di quanti risultino positivi al Covid 19, direttamente a domicilio, per il tramite di equipe sanitarie speciali costituite dalla Regione, dotate di tutti i presidi di sicurezza è un buon passo avanti. Così come ampliare i tamponi al personale sanitario e l’aumento del numero dei laboratori non può che aiutare la nostra terra ad affrontare il nemico invisibile.”
Dobbiamo ora più che mai proteggere malati cronici e disabili. L’’auspicio è che vengano accolti, fatti propri e messi in campo dal Presidente Bardi e dal Governo regionale ora anche la ricetta rossa digitalizzata e la proposta del parlamentare lucano di Italia Viva De Filippo di prorogare automaticamente i piani terapeutici in scadenza, relativi a protesi e ausili della platea dei malati e pazienti cronici. Per essi è doveroso ridurre l’alto rischio di contagio e gli spostamenti e al contempo alleggerire in ogni modalità il carico degli ospedali.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, Capogruppo Italia Viva.
“Peraltro, anche la situazione delle famiglie – prosegue Braia – con minori disabili psichici è drammatica, in questo momento e su questa questione urgente, occorre adottare protocolli e procedure, prevedendo quanto meno che i medici curanti e le strutture di emergenza si consultino per il loro trattamento con i centri specialistici.
Dobbiamo anche dire che quando le proposte vengono condivise e accolte, è tutta la comunità lucana a beneficiarne e non possiamo esserne che contenti, in questo momento di grande criticità. Accogliamo, quindi, positivamente la notizia dell’attivazione delle le unità mediche speciali, come da nostro Ordine del giorno presentato e approvato all’unanimità in Consiglio regionale.
Allora, ora occorre continuare nelle azioni dematerializzazione, proroga, coordinamento e predisposizione – conclude Braia – prima possibile dell’attivazione di tali servizi per proteggere situazioni di cronicità e di disabilità. Sono le categorie più esposte al contagio se costrette a muoversi per ciò che la sanità lucana potrebbe immediatamente risolvere e farlo significa contribuire in maniera sempre più decisa alla prevenzione e alla sicurezza di una grandissima platea di cittadini lucani e lucane”.