POTENZA – “La Basilicata può rappresentare, a nostro avviso, la sede più adeguata e appetibile per svolgere il proprio lavoro in modalità agile, grazie al digitale e alle nuove abitudini di vita che la crisi post pandemica ci ha lasciato, anche in termini di consapevolezza di creare un equilibrio tra tempo lavorativo e tempo per la propria famiglia e le proprie passioni. Il lavoro agile è una formula cresciuta grazie anche al lockdown e la Basilicata su questo tema può svolgere ruolo fondamentale per i nostri giovani e per recuperare i nostri centri e combattere lo spopolamento. Può essere una grande operazione che incentiva le imprese a poter far lavorare nella loro terra i lavoratori lucani ma anche stimolare a lavorare in questa terra, stimolando un processo. Una proposta di legge articolata che supporta anche aspetti di vita più sostenibile. Una dote finanziaria per il lavoratore in smart working in Basilicata ma anche il sostegno a diversi aspetti che il dispositivo prevede e che la Giunta Regionale dove poi normare. Una proposta di legge aperta ai contributi di chi, come ha già fatto la collega Dina Sileo, vorrà aiutarci a prescindere dal colore politico, a proporre riforme per le cittadine e i cittadini lucani. Il lavoro agile, in un territorio come quello della Basilicata, riduce i costi di spostamento, ma anche i costi delle strutture. Tante, infatti, già presenti nei comuni potrebbero essere riqualificate per il co-working per creare le situazioni migliori. Abbiamo immaginato una dotazione iniziale di un milione di euro anno che possa sostenere fino a un massimo di 10.000 euro anno, a seconda della tipologia contrattuale, circa un centinaio di lavoratori. La norma prevede la costituzione di un osservatorio regionale dedicato, volto a programmare e magari creare anche nuovi posti di lavoro, l’istituzione di un fondo dedicato alla dote per il lavoratore in smart working. La condivideremo con i sindacati per poter arrivare in fase di discussione ad un dispositivo che realmente fornisca gli strumenti atti a combattere lo spopolamento delle nostre aree interne e dei nostri centri urbani.”
E’ quanto ha dichiarato il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva durante la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge attraverso cui istituire misure a sostegno del lavoro agile o smart working in Basilicata.

Ha aggiunto, Mario Polese che “la pandemia ha messo in evidenza come alcune risposte messe in campo per fronteggiare la crisi possono avere un valore, come lo smart working, ancora oggi utilizzato da tantissime imprese e dalla pubblica amministrazione. Una formula di lavoro che può essere interconnessa sicuramente a una maggiore qualità della vita e nella nostra regione può diventare una misura di sistema. Incentivi per lo smart working che si aggiungono ad altre proposte che come Italia Viva abbiamo fatto sulle imprese giovanili e molto altro. Ritorniamo quindi con una proposta che si arricchisce da una serie di esperienze e dati provenienti dagli osservatori. L’idea si connette a quella più ampia del SouthWorking. Scegliere uno stile di vita migliore lavorando a distanza al sud Italia, quindi in Basilicata che è realtà più a misura d’uomo.”
“Anche la consigliera Dina Sileo, del gruppo misto – concludono Braia e Polese – ha sottoscritto la proposta di legge presentata dal Gruppo, come in altre occasioni, condividendone gli intenti e le modalità. Ci sono temi e battaglie politiche che possono, come questa, costruire una comunanza di idee. Che rispecchia nella sostanza il modo di operare di Italia Viva”.
La Consigliera Dina Sileo, del Gruppo Misto, intervenuta alla presentazione, ha dichiarato: “Ringrazio i Consiglieri Luca Braia e Mario Polese per avermi reso partecipe di questa iniziativa di legge che trovo virtuosa. Pertanto, nel rispetto del mio mandato e dell’interesse dei cittadini, ho ritenuto di sottoscrivere una norma che può agevolare imprese e lavoratori. Ritengo che il lavoro agile sia un’opportunità che va accolta e favorita sia in chiave di soluzioni allo spopolamento che di attrattività della nostra terra.”