POTENZA – Un’ analisi del Centro Comune di ricerca (JRC) esamina le proiezioni relative alla forza lavoro dell’UE tra il 2021 e il 2070 e prende in considerazione tre aspetti fondamentali: la partecipazione delle donne alla forza lavoro, l’adeguatezza delle competenze alla domanda del mercato del lavoro e le diverse ipotesi in materia di migrazione. Secondo le proiezioni dell’UE e delle Nazioni Unite, il calo dei tassi di natalità porterà la popolazione dell’UE a una graduale diminuzione a partire dal 2026. La tendenza avrà un effetto simile sulla forza lavoro dell’UE: se i tassi di partecipazione per ciascuna fascia di età e sesso rimarranno costanti al livello medio osservato tra il 2011 e il 2022, la forza lavoro diminuirà di 20,2 punti percentuali entro il 2070. Ciò equivale a circa 42,8 milioni di persone in meno nella forza lavoro. Gli scienziati del JRC ampliano questo quadro statico adottando una prospettiva lungimirante e dinamica, che combina i tassi di partecipazione alla forza lavoro con le proiezioni demografiche tra il 2021 e il 2070. L’analisi rivela grandi opportunità nell’attivazione del potenziale della forza lavoro di diversi sottogruppi di popolazione. Tra tutti gli scenari analizzati, una forza lavoro senza una migrazione gestita di lavoratori qualificati provenienti da paesi terzi comporterà il calo più consistente, pari a 26,7 punti percentuali, ovvero 55,9 milioni di persone entro il 2070. I ricercatori del JRC sottolineano che la migrazione può svolgere un ruolo cruciale nel plasmare il mercato del lavoro dell’UE nei prossimi decenni, in particolare se i migranti vengono assunti e integrati con successo nella forza lavoro. Rispetto a tutti gli altri paesi dell’UE, la Svezia rappresenta un modello da seguire per il raggiungimento di elevati tassi di partecipazione al mondo del lavoro e di istruzione. Maggiori informazioni sono disponibili al seguente link: https://joint-research-centre.ec.europa.eu/jrc-news-and-updates/tackling-eus-shrinking-workforce-better-education-more-women-jobs-skilled-migration-2025-06-11_en?prefLang=it