#CaffèEuropeo | I cittadini europei sono favorevoli alle riforme negli Stati membri dell’UE

POTENZA – La Commissione ha presentato il 17 maggio scorso una proposta per la riforma più ambiziosa e globale dell’unione doganale dell’UE dalla sua istituzione nel 1968.  Le nuove misure preventivate illustrano una visione all’avanguardia a livello mondiale basata sui dati per le dogane dell’UE, che semplificherà notevolmente le procedure doganali per le imprese, in particolare per gli operatori commerciali più affidabili. Adottando la trasformazione digitale, la riforma ridurrà le procedure doganali onerose, sostituendo le dichiarazioni tradizionali con un approccio più intelligente alla vigilanza sulle importazioni basato sui dati. Nel contempo le autorità doganali disporranno degli strumenti e delle risorse di cui hanno bisogno per valutare adeguatamente e bloccare le importazioni che comportano rischi reali per l’UE, i suoi cittadini e la sua economia. La riforma risponderà, quindi, alle attuali pressioni cui sono soggette le dogane dell’UE, tra cui un enorme incremento dei volumi commerciali, in particolare nel commercio elettronico, il rapido aumento delle norme dell’UE che devono essere verificate alle frontiere e l’evoluzione delle realtà e delle crisi geopolitiche. Renderà il quadro doganale adatto a un’era più verde e digitale e contribuirà a un mercato unico più sicuro e competitivo. La riforma semplificherà e razionalizzerà gli obblighi di dichiarazione doganale per gli operatori, ad esempio riducendo i tempi necessari per completare i processi di importazione, mettendo a disposizione un’unica interfaccia dell’UE e facilitando il riutilizzo dei dati. In tal modo si contribuirà a realizzare l’obiettivo della presidente von der Leyen di ridurre tali oneri del 25%, senza compromettere gli obiettivi strategici correlati. Una nuova autorità doganale dell’UE presiederà un centro doganale digitale europeo che fungerà da motore del nuovo sistema. Nel tempo il centro di dati sostituirà l’infrastruttura informatica doganale esistente negli Stati membri dell’UE, consentendo di risparmiare fino a 2 miliardi di euro all’anno in costi operativi. La nuova autorità contribuirà inoltre a migliorare l’approccio dell’UE alla gestione dei rischi e ai controlli doganali.