#CaffèEuropeo | ME a Rionero e ultimo meeting del progetto EQUAL Sci-Tech a giorni in Macedonia

RIONERO IN VULTURE (PZ) – La scorsa settimana si è tenuto a Rionero in Vulture, con un’ottima presenza di pubblico e superando di gran lunga i 30 partecipanti pianificati in progetto, il secondo dei due eventi moltiplicatori previsti in Italia nell’ambito del progetto “EQUAL SciTech: promoting gender equality in Science and Techonology”, una iniziativa approvata dall’Agenzia Nazionale Erasmus+ in Portogallo nell’ambito delle azioni relative ai partenariati cooperativi diretti all’educazione scolastica. Questo secondo evento moltiplicatore italiano di “EQUAL SciTech” (iniziativa registrata a livello europeo col n. 2022-1-PT01-KA220-SCH-000088149) è stato organizzato stavolta dall’I.I.S. “G. Fortunato”, scuola superiore dislocata nell’area Vulture-Alto Bradano. Durante tale evento la professoressa Manuela Marsico ha presentato tutte le attività sviluppate dal partenariato europeo nel citato progetto ed i numerosi e magnifici prodotti, anche interattivi, realizzati, durante la sua implementazione biennale, in particolare grazie al supporto molto professionale dell’altro partner italiano dell’iniziativa Erasmus+, ossia l’associazione potentina Youth Europe Service (pluripremiata organizzazione lucana), capace di sviluppare tra gli altri anche un bellissimo gioco di carte da tavolo declinate al femminile (visibile nella foto allegata) pensato per avvicinare maggiormente le ragazze alle materie STEM. I partner del progetto – Agrupamento de Escolas de àguas Santas (coordinatore portoghese del progetto), Geoclube (Portogallo), I.I.S. “G. Fortunato” di Rionero in Vulture (Italia), Youth Europe Service (Italia) e Sredno opstinsko uciliste Pero Nakov (Macedonia del Nord) – si incontreranno ora un’ultima volta il 4 marzo p.v. a Kumanovo per presentare i risultati finali di una iniziativa scolastica molto positiva, che avendo coinvolto attivamente tantissime persone in tutta Europa ed avendo sviluppato prodotti davvero innovativi e proattivi si candida sicuramente a diventare una possibile buona prassi nel programma Erasmus+.

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