Furia Picerno contro la Figc. Dopo le decisioni del Consiglio Federale di cristallizzare la classifica del campionato di serie C e far disputare play-off e play-out in base agli ultimi piazzamenti prima dello stop Covid-19, il club melandrino (condannato per questo a disputare i playout retrocessione) non le manda a dire e, anzi, annuncia il ricorso – attraverso una nota pubblicata sul proprio sito ufficiale.
Prima, però, le parole del Direttore Generale, e Amministratore Delegato, Enzo Mitro apparivano dure e incontrovertibili: “E’ una follia mettere in discussione un regolamento e obbligandoci a disputare i play-out, nonostante i 14 punti di distacco nei confronti del Rende penultimo. Siamo senza parole per questa decisione assurda. Non meritavamo assolutamente questo trattamento. Avuta la notizia, ho sentito telefonicamente il presidente Donato Curcio che si trova negli Usa. Mai si aspettava una decisione simile. Anche lui è convinto che supereremo anche questo ostacolo e ci ha chiesto ed esortato a reagire e a non mollare. Ho letto da più parti che è prevalso il merito sportivo sul campo. Ma non pare proprio così, visto il regolamento e il notevole distacco con la penultima. Non uno o due punti, ma ben 14. Moralità, rispetto delle regole e merito sportivo. Per noi nulla è stato rispettato”.
Poi, dunque, la nota. Scarna. Ma molto incisiva: “L’Amministratore Unico Enzo Mitro, in rappresentanza della società AZ Picerno S.r.l., ha affidato incarico all’avv. Flavia Tortorella, coadiuvata dal responsabile degli affari legali del Club avv. Luis Vizzino, affinché venga tutelata a seguito delle determinazioni assunte dal Consiglio Federale FIGC, ritenendole illegittime e non corrispondenti al rispetto del principio del merito sportivo, così come auspicato dai massimi organi sportivi internazionali“.