POTENZA – La capienza – almeno in teoria – c’è. La diga del Camastra è progettata per contenere potenzialmente fino a 32 milioni di metri cubi d’acqua. Di fatto però – per arrivare a questo livello di riempimento – servirebbero lavori strutturali e un nuovo collaudo. Per questo la soglia massima è fissata a 9 milioni di metri cubi. Ed è necessario intervenire al più presto.
Qualche operazione – fa sapere Acque del Sud Spa – è stata fatta: in particolare la manutenzione straordinaria delle paratoie e il ripristino del bypass dello scarico di fondo. Per questo la società ha chiesto ufficialmente alla direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche di aumentare di due metri il livello massimo invasabile. In questo modo la Camastra potrà contenere 11 milioni e mezzo di metri cubi d’acqua. Anche così, però, il rischio di crisi future non è scongiurato.
Per questo vanno programmati interventi a lungo termine, per garantire il maggiore riempimento della diga. Senza contare la ricerca di fonti alternative di approvvigionamento, per alleggerire la pressione sulla Camastra: dal collegamento della diga di Acerenza con il potabilizzatore di Masseria Romaniello alla realizzazione di nuovi pozzi nell’area del Lago del Pantano di Pignola.
Si dovrà poi intervenire sulle perdite nella rete, che al momento ammontano al 53% dell’acqua immessa: prevista la sostituzione di 100 kilometri di rete per una spesa totale di 20 milioni di euro.