Carenza di personale negli ospedali, botta e risposta tra Uil Fpl e Aor San Carlo

POTENZA – Uil Fpl è fortemente preoccupata per le notizie allarmanti  della Sanità Lucana e i ritardi nella nomina  del nuovo Assessore  non fanno altro che aggravare una situazione molto critica  e completamente nelle sabbie mobili. Negli ultimi mesi  si registra una situazione esplosiva nell’AOR San Carlo dovuta  ad una   grave carenza di personale infermieristico e di supporto. Basta sbirciare quotidianamente sull’albo pretorio dell’Azienda e verificare  le tante cessazioni e i tanti  pensionamenti che purtroppo  non vengono contestualmente  rimpiazzati. La scrivente ha lanciato l’allarme in tempi non sospetti, chiedendo la prosecuzione  dei rapporti di lavoro per  gli infermieri a 36 mesi e che potevano essere ancora utilizzati per far fronte a queste evidenti carenze, ma siamo rimasti inascoltati. Per non parlare  della situazione dei Presidi Ospedalieri in particolare di quelli di Melfi, Lagonegro e Villa D’Agri e Pescopagano  dove quotidianamente ci segnalano disagi e carenze di personale. Eppure gli strumenti ci sono. Basterebbe scorrere le graduatorie del CUR (concorso unico Regionale) e pubblicare  le graduatorie  della stabilizzazione per assumere le unità mancanti, cosa che ultimamente celermente ha fatto l’ASP. Inoltre si parla di una  stretta  sulle prestazioni aggiuntive e sugli straordinari, ma se non si assume personale ci chiediamo come si fa a sopperire alla carenza considerato l’approssimarsi delle ferie estive. Occorrono, inoltre, a parere della scrivente    nuovi modelli di organizzazione del   lavoro che rappresentano un aspetto delicato da gestire perché sempre più evidenti sono le resistenze ed i   rischi per la salute. Anche i turni di servizio rigidi contribuiscono a determinare la carenza. Con sistemi di gestione dei turni più flessibili, forse, verrebbero meno alcune richieste di part-time o di abbandono precoce della professione al fine di conciliare i tempi di vita e di lavoro. La revisione dei modelli organizzativi delle strutture e il coinvolgimento dei lavoratori e delle lavoratrici nella loro impostazione è una priorità non più rinviabile. Esiste, infatti, una parte della carenza determinata da cambiamenti organizzativi gestiti male, senza condivisione e partecipazione delle OO.SS e che costituiscono ancora un importante causa di demotivazione, frustrazione ed abbandono.

Aor San Carlo, replica alla Uil: “Negli ospedali importanti investimenti in risorse umane attuati in questi anni”

L’Aor San Carlo interviene sulla tematica della presunta carenza di risorse umane, affidata di recente da una Organizzazione Sindacale ai mezzi di informazione, per sconfessare ricostruzioni irreali che potrebbero intaccare quel rapporto di fiducia tra Azienda Ospedaliera e cittadini guadagnato con la quotidiana ed efficace attività. In particolare, appaiono del tutto inconsistenti e certamente non aderenti ai fatti le gratuite affermazioni della UIL Fpl sull’ospedale di Melfi.

L’Azienda Ospedaliera Regionale ha adottato -relativamente alle annualità trascorse, incluso il 2023- Piani triennali dei fabbisogni finalizzati al potenziamento delle risorse umane, apprezzati dalle Organizzazioni Sindacali. La stessa UIL Fpl, con un proprio comunicato, valutava “positivamente il piano dei fabbisogni relativo agli anni 2021-2023”, riconoscendo nell’entità delle assunzioni previste “numeri importanti anche perché coprono non solo le cessazioni, ma consentono di incrementare il fabbisogno”. La Sigla sottolineava anche “il giusto peso dato a tutte le categorie e un particolare risalto alle assunzioni delle categorie degli OSS che sono risorse indispensabili per il buon funzionamento della struttura ospedaliera”, avendone l’AOR incrementato per la prima volta in maniera significativa il numero.

Ebbene, l’Aor San Carlo ha dato piena attuazione al richiamato Piano, con procedure di assunzione completate per la componente infermieristica ed in completamento per operatori socio-sanitari e tecnici. Indicatori oggettivi confermano l’incremento numerico di operatori in servizio e il superamento della media nazionale di personale deputato all’assistenza nelle strutture ospedaliere. Quale inevitabile conseguenza, l’Azienda, dovendo garantire costantemente un’efficiente gestione nell’utilizzo delle risorse pubbliche destinate alla salute dei cittadini, ha implementato strumenti di monitoraggio e verifica dell’uso di istituti di lavoro extraistituzionale (straordinario e prestazioni aggiuntive), evidentemente -si prende atto- non pienamente graditi.

Incredibilmente, anziché sottolineare i risultati raggiunti negli ultimi anni in tutti gli ospedali dell’Azienda Ospedaliera, dei quali i lucani sono ben consapevoli per le prestazioni quotidianamente ricevute con soddisfazione, seppur in una realtà dinamica e complessa, si continua a dipingere un sistema ospedaliero ‘al collasso’ e una carenza organizzativa inesistenti, con affermazioni indimostrate e non oggettive -e in molti tratti offensive- che rischiano soltanto di arrecare un intollerabile danno d’immagine all’Aor e disorientamento nei cittadini.

Si conferma, pertanto, la costante attenzione dell’Azienda alle esigenze in primis dei cittadini, che sempre più numerosi affidano alla stessa i propri bisogni di salute, plastica dimostrazione di uno scenario molto differente da quello paventato nel comunicato, ma anche alle istanze di tutto il personale, che continuerà ad essere potenziato per far fronte alle inevitabili situazioni di lunghe assenze e cessazioni – come nel caso del Pronto Soccorso dell’ospedale di Melfi, la cui criticità è in via di soluzione – nonché valorizzato con il coinvolgimento diretto nell’impianto organizzativo mediante l’imminente attivazione degli incarichi previsti dal CCNL.

Pubblicità