Castelluccio Superiore capitale per un giorno, il futuro a scuola dalla tradizione

Castelluccio Superiore si proietta verso il futuro riscoprendo la sua storia. Sabato il piccolo ma attivissimo comune rurale arroccato sul Mercure, ha vissuto l’emozione di essere “Capitale per un giorno”, evento coprodotto dal Comune di Castelluccio Superiore con la Fondazione Matera – Basilicata 2019 per Capitale per un giorno, promuovendo un progetto che unisce tradizione, storia e agricoltura. La riscoperta delle “misule”, piccoli terrazzamenti di terreno creati anticamente per favorire l’agricoltura nel centro castelluccese e resa difficoltosa proprio dalla conformazione “verticale” del centro urbano, ha favorito un viaggio alla scoperta della tradizione, ma anche favorito nuovi spunti su innovazione e territorio. Infatti questa sorta di “orti pensili” sono sfruttati oggi per produrre e coltivare erbe officinali, in un progetto ampio e condiviso che vede le comunità ai piedi del Pollino tra le prime del Mezzogiorno ad essere all’avanguardia in questo settore, come ha dimostrato anche l’evento “BotanicuM” promosso proprio nel weekend scorso a cura di Evra.

Il viaggio di Matera 2019 passa anche per queste realtà, che uniscono la tradizione all’innovazione, che hanno un credo importante su ciò che significa avere a cuore le sorti del proprio territorio, come ha sottolineato il delegato della Fondazione 2019 Gaetano Danilo Lista: “C’è un coinvolgimento molto forte intorno a Matera 2019, perché i comuni lucani hanno compreso sin da subito che la vera realtà è quella di una Basilicata 2019. Bene lavorare sulle tradizioni e sulla loro riscoperta, ma quando a queste viene unito un lavoro importante su progettualità e modernizzazione, tutto ci porta ad essere ottimisti e consapevoli sulle qualità umane e produttive della nostra terra”.  

La scoperta delle “Misule” è avvenuta attraverso un tour che ha portato visitatori e turisti a riscoprire le peculiarità di una storia che ha radici profonde, in un viaggio che ai più curiosi ha offerto la possibilità anche, attraverso la tecnologia del “QR Code”, di conoscere la storia e le caratteristiche benefiche di ogni pianta officinale o coltivazione. “Sono soddisfatto di come si sia svolta la giornata e di come la popolazione di Castelluccio Superiore ha accolto e condiviso questo evento”, spiega il primo cittadino Giovanni Ruggiero, che rivolge un ringraziamento “sentito, a quanti si sono prodigati per la buona riuscita dell’evento capitale per un giorno, dimostrando come la nostra comunità sia non solo centro di tradizioni e storie, ma anche sinonimo di laboriosità e passione. Importante la collaborazione e il lavoro dei tanti giovani che attraverso la loro energia e vitalità hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione”.

Unica nota triste, per il sindaco di Castelluccio, l’assenza di molte istituzioni all’evento: “Sono triste e rammaricato per l’assenza di personalità politiche, civili e religiose all’evento di sabato, le quali, invitate formalmente a visitare il nostro percorso, non ci hanno comunicato neppure attraverso una telefonata della loro mancata presenza. Spero che in futuro episodi del genere non si verifichino più, perché le nostre comunità non meritano simili comportamenti”. Aldilà di tutto ciò, Castelluccio Superiore ha dimostrato l’evidenza di come anche i piccoli centri rurali possano fare della loro storia non solo un punto di forza turistico e tradizionale, ma soprattutto di utilità e dinamismo, con una progettualità all’avanguardia e vivace che si proietta al futuro scientifico e agroalimentare.