POTENZA – “Il dato che emerge è che il governo Bardi ha continuato a gestire l’attuale fase di confronto con Eni in una sorta di <<soggezione>> rispetto alla compagnia petrolifera, anche bypassando le parti sociali. E infatti innegabile che ciò che si sta verificando è il risultato di una chiara scelta del governo regionale di tenere una trattativa riservata lasciando fuori le parti sociali”.
Lo sottolinea il segretario regionale della Cgil Angelo Summa per il quale “l’unica prospettiva per uscire da questo stallo, è il confronto con il governo per definire un piano di transizione e investimenti e sviluppo che possono collocare la Basilicata da oggi in una prospettiva futura di sviluppo.”
“Il piano Green new deal di 55 miliardi di investimenti in 15 anni, – continua Summa- previsto dal governo nazionale, deve parlare innanzitutto alla Basilicata che ha dato tanto al Paese in termini energetici senza ricevere quegli investimenti strutturali necessari ad uscire dal suo isolamento e colmare il divario con il resto del Paese e soprattutto tracciare l’uscita dal fossile.”
Infine, il Segretario Summa fa un passaggio anche su Corleto: “Altro che compensazioni o trattative al ribasso che vengono enfatizzate, come quella con Total, e i cui contenuti sono oscuri a tutta la comunità lucana”.
Per il segretario regionale della CGIL è necessario quindi, aprire una trattativa che abbia come orizzonte il futuro della nostra regione da qui al 2030, per affrontare sia la questione che attiene al presente, del come continuare l’attività estrattiva in sicurezza, ma soprattutto per delineare i tempi e le modalità per governare la transizione energetica”