POTENZA – Dopo le indiscrezioni in larga parte confermate della mattinata di ieri, e le evoluzioni delle ultime ore, si può già trarre un bilancio abbastanza chiaro su chi resta e su chi lascia il Partito Democratico all’interno dei dem lucani. Dopo le ufficialità nette di Margiotta e Gianni Pittella, intenti fortemente a restare all’interno del Pd, arriva anche la conferma su Vito De Filippo che, dopo aver condiviso sui suoi profili social l’intervista fatta a Renzi nella mattinata di ieri, ha sciolto la riserva ed entra nel nuovo partito di Renzi “Italia Viva”. Decisivo lo “strappo” ricucito con Maria Elena Boschi e quindi l’ex sottosegretario all’istruzione sarà uno dei 20 deputati che consentiranno la formazione del gruppo autonomo alla Camera. Sembra invece sempre più delineata la “separazione” politica tra i fratelli Pittella, con l’ex governatore Marcello che pare sempre più intenzionato a voler abbracciare il nuovo soggetto politico dell’ex Premier e quindi, aprire una nuova stagione politica all’interno della nostra regione. Con lui dovrebbe confluire in Italia Viva anche Luca Braia, che in un tweet di risposta ad “hyperbros”, ha lasciato intendere di voler aderire al partito Renziano, mentre silenzio totale ancora sui profili social dell’ex segretario dem Mario Polese. Chi definisce la scissione “un giochino da Prima Repubblica” è il consigliere regionale Cifarelli, il quale, nell’esprimere la ferma convinzione a restare “all’interno della casa dei riformisti”, fa sapere in una nota che “non condivido, non comprendo, ma accetto la scelta di chi in queste ore sta decidendo di fare scelte politiche diverse. La scissione promossa da Matteo Renzi si prefigura come un dato di fatto, ma io sono convinto che l’intenso lavoro di questi anni abbia non solo un senso, ma anche un futuro”. Arrivano smentite invece sul fronte LeU in merito alle voci che vedrebbero qualche suo componente, in fase di rientro nel Pd dopo la scissione renziana, con Speranza che elargisce lodi al fronte 5 stelle e che sottobanco lavora a una prova di alleanza coi grillini anche per quel che riguarda il panorama delle elezioni locali.
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