Chiorazzo: “con la legge Calderoli la Basilicata diventa una colonia”

POTENZA – “Una regione lasciata sola a risolvere problemi e difficoltà, che nello stesso momento vede tutte le ricchezze del suo territorio (dall’acqua al petrolio alle rinnovabili) finire nella gestione centrale dello Stato non è più autonoma, ma diventa una colonia. Il rappresentante di un popolo che accetta supinamente che venga compiuto tutto ciò, non è un presidente di regione ma appunto il governatore di una colonia. Credo che questo scempio a cui danno il nome di autonomia differenziata sia un disegno immorale che spacca il Paese, priva il Mezzogiorno di ogni possibilità di riscatto, condanna i meridionali ad essere cittadini di serie B del nostro Stato, e consegna la Basilicata all’irrilevanza, i lucani alla scelta tra emigrazione forzata e marginalità obbligata”. Lo dichiara in una nota il candidato presidente per la Regione Basilicata, Angelo Chiorazzo,

“Impensabile non reagire. Inspiegabile perché Bardi e la sua maggioranza non lo abbiano fatto da principio. Ingiustificabile che i diritti di cittadinanza diventino moneta di scambio, qui, per sostenere le aspirazioni di candidatura, e a Roma, per una perversa compensazione tra le forze politiche”, spiega ancora l’esponente di Basilicata Casa Comune.

“Un’Italia spaccata non conviene a nessuno, nemmeno ai cittadini del centro e del Nord, perché il nostro Paese già oggi fatica a essere riconosciuto nei tavoli che contano e lo sarebbe ancora meno se andassimo a velocità differenziate”, conclude Angelo Chiorazzo

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