POTENZA – “In occasione dell’ultima seduta consiliare è stata approvata all’unanimità una proposta di legge (pdl) per prorogare la validità delle graduatorie concorsuali per il comparto sanitario. Come M5s non abbiamo avuto nessun dubbio: dall’approdo in commissione della pdl abbiamo votato favorevolmente. Allo stesso tempo, però, abbiamo da sempre rimarcato la necessità di non utilizzare due pesi e due misure e di non discriminare tra idonei di ‘serie A’ e idonei di ‘serie B’. C’è una platea di centinaia di dottoresse e di dottori che ha superato un concorso pubblico e che, da almeno due anni, viene “palleggiata” dalla politica. Basta mortificare queste persone, salvo poi, di tanto in tanto e spesso a sproposito, tirare fuori la parolina magica “merito” o “meritocrazia”. Il governo di centrodestra prenda una volta per tutte una posizione chiara: c’è o non c’è spazio, in Basilicata, per chi ha superato un concorso pubblico?”. E’ quanto si chiedono in una nota le consigliere regionali del Movimento 5 Stelle, Alessia Araneo e Viviana Verri.
“Da due anni queste persone perorano la propria causa in consiglio regionale, sono state ufficialmente ascoltate in commissione e forse anche illuse. Non si specula sulle aspettative delle persone. La pubblica amministrazione – a partire dalla Regione a finire a tutte le aziende e gli enti sub-regionali – è perennemente sotto organico: davvero non è possibile incrociare domanda e offerta oppure si vogliono assecondare altre logiche di reclutamento? Qualsiasi sia la risposta del centrodestra, questo è il momento per fornirla: è ingiusto tenere sospese le vite di centinaia di persone e impedire loro di programmare la propria attività lavorativa e dunque il proprio futuro”. Le due esponenti del M5s hanno presentato “un ordine del giorno per chiedere impegni formali alla maggioranza; tuttavia, raccolta la disponibilità da parte del presidente Vito Bardi a fare un approfondimento sul tema, abbiamo ritirato l’ordine del giorno. Adesso, come dal principio di questa legislatura, continueremo a vigilare perché alle parole seguano fatti: basta attese e proclami”.
“Il Presidente e la sua Giunta verifichino gli spazi di agibilità, capiscano in fretta se intendono o meno assecondare la strada maestra dei concorsi pubblici oppure no. Ci sono giovani, professioniste e professionisti, madri e padri di famiglia che meritano di sapere se possono o meno restare, tornare e progettare una vita in Basilicata”, concludono Araneo e Verri.