POTENZA – La terza Commissione (Attività produttive, territorio, ambiente) del Consiglio regionale della Basilicata, presieduta da Piergiorgio Quarto (Basilicata Positiva), ha affrontato i problemi del commercio ambulante in Basilicata. Con questo obiettivo è stato audito Giuseppe Cassino, referente del gruppo Cam (Commercianti ambulanti di Moliterno) sulla regolamentazione del settore e la lotta all’abusivismo.
Cassino ha inteso dare spunti per una proposta che modifichi la legge regionale n. 19 del 1999 (modificata nel 2008) di disciplina del commercio al dettaglio su aree private in sede fissa e su aree pubbliche.
“E’ un momento difficile per il settore – ha detto – fra spese che aumentano e guadagni che diminuiscono. Ci sono millecinquecento posti di lavoro a rischio in Basilicata. Purtroppo nessuno, in questi anni, ha pensato di limitare i danni”. Tra le richieste avanzate dal rappresentante del gruppo Cam quella di obbligare i Comuni a pianificare e regolamentare la materia; verificare il possesso del durc, il documento unico di regolarità contributiva che a parere di Cassino “mette in luce la dimensione dell’azienda e garantisce i commercianti onesti” e applicarlo su tutto il territorio con l’obbligo di esporlo; individuare gli stalli del commercio itinerante; dimensionare i banchi in ogni Comune (limite massimo: uno ogni 100 abitanti); adottare un regolamento unico regionale; riportare i mercati nei centri storici; fissare un limite massimo alla tassa di occupazione del suolo pubblico rivedendone la forma di pagamento (ed eliminandola nei comuni più piccoli); istituire un Comitato di gestione dei mercati composto da commercianti, consumatori e un rappresentante della pubblica amministrazione; prevedere un prestito di garanzia.
“Per essere qui – ha concluso Cassino – vuol dire che siamo realmente in ginocchio e con le spalle al muro. La nostra dignità, per un lavoro creato dal niente o ereditato da una lunga tradizione, ci obbliga a giocarci l’ultima carta. La legge regionale sul commercio è inadatta e ci sono comuni che disattendendola hanno stravolto i propri mercati delocalizzando e limitando gli spazi a disposizione.
Si vive una situazione assurda con amministrazioni che frazionano i mercati settimanali tra aree diverse creando concorrenza tra essi. Ci sono spiragli di salvezza, ma va riformulata la legge regionale sul commercio”.
Apprezzato e condiviso dal presidente Quarto e dai consiglieri intervenuti (Braia, Sileo, Aliandro, Cifarelli, Acito e Pittella) lo spirito della testimonianza riportata dal gruppo Cam in aula.
Al termine, è stato deciso di ascoltare in una prossima seduta l’assessore alle Attività produttive e gli uffici del dipartimento per preparare una modifica alla vigente normativa, considerata oramai superata.
La commissione è quindi passata ad esaminare la proposta di legge, d’iniziativa del consigliere Gianni Leggieri (M5s) e sottoscritta anche da Sileo, Baldassarre e Carlucci, di modifica dell’art. 1 ter della legge regionale n. 12 del 27 marzo 1979, in materia di cave.
La votazione è stata rinviata ad altra seduta, in attesa di audire il dirigente dell’ufficio Cave e miniere e altri uffici del dipartimento ambiente.
Stessa decisione per la proposta di legge d’iniziativa del consigliere Roberto Cifarelli (Pd) su “Norme in materia di requisiti igienico-sanitari per la costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine a uso natatorio”.
Dopo una discussione fra i commissari, è stato stabilito di rimandare la votazione dopo aver audito operatori del settore ed esponenti delle Aziende sanitarie e dell’Anci.
Presenti ai lavori della terza Commissione, oltre al presidente Quarto (Basilicata positiva) e al presidente del Consiglio regionale Carmine Cicala, i consiglieri Acito e Bellettieri (Forza Italia), Baldassarre (Idea), Braia (Italia viva), Aliandro e Sileo (Lega), Carlucci e Leggieri (M5s), Cifarelli (Pd) e Pittella (AB).