MATERA – Quasi 24 ore di lavoro sono state necessarie per evitare di lasciare Matera senz’acqua nel giorno di Pasqua.
Sarebbe stata una bolla d’aria a provocare l’esplosione di un concio di cemento in un tratto interrato dell’adduttore di contrada Trasano, su cui i tecnici sono dovuti intervenire realizzando uno scavo di 15 metri a una profondità di 3 metri. Poco più di una settimana fa, era stato necessario un intervento di emergenza in un altro punto della stessa condotta.
I lavori portati avanti nel giorno di festa si sono conclusi con alcune ore di anticipo rispetto al previsto. In alcuni edifici della città nel pomeriggio di ieri, domenica 20 aprile, è mancata l’acqua, soprattutto ai piani alti, per via delle restrizioni nell’erogazione dai serbatoi, ma si sono evitate conseguenze più gravi.
Il Centro operativo per l’emergenza è stato in ogni caso attivato da Comune e protezione civile e 12 autobotti provenienti da sono arrivate da costa jonica e Puglia per garantire la distribuzione di acqua potabile nei diversi quartieri della città.
Nota del commissario prefettizio Raffaele Ruberto.
Si è conclusa anche quest’ultima emergenza idrica in Città, sebbene nello scorso fine settimana l’erogazione non sia stata mai del tutto sospesa se non in alcune Contrade rurali ed in alcune zone dell’abitato a causa della pressione. Già durante la notte è ripreso regolarmente l’approvvigionamento del serbatoio di Jazzo Gattini dalla condotta adduttrice, dopo i lavori di sostituzione del tratto danneggiato e le conseguenti attività di immissione di acqua in condotta e la necessaria potabilizzazione. Matera è nelle condizioni di accogliere senza i temuti disagi i consistenti flussi di turisti, grazie al lavoro incessante di Acquedotto Lucano in tutte le sue componenti ed alle maestranze impegnate anche in giornate festive. Altrettanto doveroso un grazie ai volontari di protezione civile, alla protezione civile del Comune che ha, dal suo insorgere, assicurato una risposta pronta, garantendo costantemente i necessari servizi.
