POTENZA – “Ogni giorno recepiamo l’insoddisfazione di cittadini, agricoltori e imprese nei confronti del ruolo dei Consorzi di Bonifica: strumento utilissimo ai tempi della bonifica e della riforma agraria, ma oggi ridotto ad un carrozzone senza senso, che costa tanto e poco produce.Per troppo tempo il Consorzio si è limitato a fare il compitino e a riscuotere i canoni senza fornire un servizio efficiente. Quando invece dovrebbe provvedere alla manutenzione e all’esercizio di tutte le opere facenti parte della rete di bonifica e di irrigazione, alla pulizia dei canali di irrigazione, al funzionamento degli impianti di pompaggio, al periodico riescavo del fondo dei canali e al continuo monitoraggio della rete scolante.
Per non parlare poi dei bacini di invaso tenuti in una situazione pietosa ormai da decenni. Il tema dei temi era poi la separazione della rete fognante delle acque bianche da quella delle acque nere, l’invasione della risorsa e il riutilizzo di quelle bianche in agricoltura”. Lo rende noto Europa Verde Basilicata.
“Siamo consapevoli che la questione è molto complessa, ma avanziamo alcune proposte in grado di risollevare innanzitutto il mondo agricolo del territorio: abbattimento canoni irrigui e fissi Consorzio di Bonifica, per il triennio a partire già dal 2025 fino a tutto il 2027, come si faceva un tempo in situazioni emergenziali come la nostra, con le leggi 185/92 e 178/02 ed altre, dove la misura dell’abbuono era del 90%; abbattimento quote Inps per CD (quote titolari) e OTD (quote manodopera) nella stessa misura del 90%; prestiti di soccorso e allungamento delle rate di prestiti in essere nella misura di anni 15, come già fatto negli anni 80 dalla Regione Basilicata, con abbattimento del 40% quota prestito già come era nella legge 185/92 e seguenti, mediante garanzia di un ente pubblico in genere, Ismea o Regione; per le aziende zootecniche immediato approvvigionamento di paglia e fieno a costi calmierati, e non come succede nel libero mercato dove il prezzo lo fa la domanda; nella regione che fornisce circa il 6% del petrolio nazionale, dimezzamento del prezzo del carburante agricolo”, conclude la nota. .