Contrasto al caporalato, Consiglio approva mozione Pd

Chiesto l’impegno del presidente Bardi “ad attivarsi affinché si realizzino tutte le iniziative approvate e finanziate per il superamento dei campi abusivi e per l’implementazione di servizi e di politiche attive del lavoro per i migranti”

POTENZA – Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 13 voti favorevoli di Fi, Idea, Iv, M5s, Pd, Bp, Pl e Fdi e 6 astensioni della Lega) una mozione proposta dai consiglieri regionali del Pd, Roberto Cifarelli e Marcello Pittella sul contrasto al caporalato.

Con il documento si impegna il presidente della Giunta regionale “a farsi carico delle problematiche sollevate dall’appello  pubblico lanciato  dalle organizzazioni sindacali CGIL,  CISL e UIL e da altre Associazioni di volontariato e ad attivarsi  affinché si realizzino  in  tempi brevi tutte le iniziative approvate e  finanziate per il superamento dei campi abusivi e per l’implementazione di servizi e di politiche attive del lavoro  per i migranti presenti sul nostro  territorio”. Chiesto, altresì, l’impegno “a convocare  un  tavolo di confronto con le parti sociali, datoriali, associative,  con le  Autorità   di  Pubblica   Sicurezza  nonché,   attraverso  l’ANCI   Basilicata,  con   i Sindaci per  programmare tutte le iniziative utili per  affrontare  i temi relativi  alla accoglienza e alla gestione  dei fenomeni migratori e per informare i soggetti sociali ed istituzionali  coinvolti,  sullo stato  di attuazione delle misure adottate  a favore della integrazione  dei migranti in Basilicata”.

Con la mozione si evidenzia che “nonostante una legislazione nazionale piuttosto severa, il fenomeno illegale del ‘caporalato’ è ancora attuale e ci si serve di questa subdola figura per  reclutare lavoratori  a basso costo sovente immigrati irregolari. Lo scorso 10 giugno una operazione della Guardia di Finanza contro il caporalato in Basilicata ha portato al sequestro di 12 aziende agricole lucane e a 60 indagati per associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento dei lavoratori e al favoreggiamento della immigrazione clandestina”. “Non  possiamo  lasciare  soli  le  Comunità   locali,  ed  in  particolare,  i  Sindaci – si legge ancora nel documento – ad affrontare emergenze di questo tenore che inevitabilmente generano preoccupazione tra i cittadini e difficoltà alle tante aziende agricole che invece utilizzano i canali ufficiali per il reclutamento della manodopera  necessaria. La Regione Basilicata ha gli strumenti e le risorse economiche per programmare interventi nell’ambito della assistenza sanitaria, nella predisposizione di strutture idonee  per  l’accoglienza  ed il soggiorno  di  centinaia  di lavoratori,  nonché   nella attivazione  di  una  rete  di  servizi  di  trasporto intraregionale  e interregionale in modo   da   depotenziare  uno   dei   meccanismi    di   reclutamento   utilizzato   dai ‘caporali’. Negli  anni  scorsi,   la  Regione  Basilicata  attraverso il Coordinamento  Politiche Migranti e Rifugiati, presieduto da Pietro Simonetti, e grazie alla collaborazione con il terzo settore  e con il mondo  del volontariato si è distinta sul piano nazionale per l’attuazione di  politiche inclusive  nei confronti della immigrazione”. 

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