ROMA – Via libera del Consiglio dei Ministri al decreto legge che dispone le misure urgenti a sostegno dell’economia nelle zone colpite dal Coronavirus.
Turismo: versamenti sospesi per tutti gli alberghi
È la prima misura che investe un settore nell’intero Paese e non solo la zona rossa: quello alberghiero in carenza di liquidità per annullamenti e rimborsi delle caparre e in calo del 90%.Il decreto prevede la sospensione dei versamenti di ritenute fiscali Irpef e contributi previdenziali Inps per il settore turistico e alberghiero in tutta Italia. Previsti anche voucher per consentire alle agenzie turistiche di rimborsare le disdette sia di alberghi che di voli aerei.
Fisco: slittano i pagamenti per le zone a rischio
Sospensione per i pagamenti delle sanatorie fiscali. Slittano al 1° giugno le scadenze della rata della “rottamazione ter” (dal 28 febbraio) e del “saldo e stralcio” (dal 31 marzo) per imprese e cittadini della zona rossa, cioè gli 11 comuni in quarantena. Sospesi, fino al 31 maggio, anche i termini di versamento delle cartelle di enti previdenziali e assicurativi di persone fisiche e imprese che, alla data del 21 febbraio 2020, avevano la residenza o la sede operativa in zona rossa.
Bollette: fino al 30 aprile chi è fermo non paga
Sospensione delle bollette e possibile rateizzazione di acqua, luce, gas e dei rifiuti fino al 30 aprile. Stop fino al 30 aprile anche dei versamenti dei premi, e delle relative rate di premio, per l’assicurazione Rc auto. Saranno prorogate fino al 30 giugno le tessere sanitarie in scadenza. Secondo il testo approvato dal Consiglio dei ministri i nuclei residenti nelle zone colpite possono beneficiare della Carta famiglia anche se hanno un solo figlio (oggi la soglia minima è di 3 figli).
Imprese: al Fondo per le Pmi 50 milioni in più
Arrivano risorse di emergenza per le piccole e medie imprese della zona rossa. Il Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese viene rifinanziato per 50 milioni nel 2020 per far fronte ai maggiori oneri dovuti al sostegno delle piccole imprese colpite dal virus. Sospeso per un anno il pagamento da parte delle imprese delle rate di mutui agevolati concessi dalle strutture Invitalia.
Lavoratori: per gli autonomi fino a 500 euro il mese
Indennità mensile fino a 500 euro, fino a tre mesi, per i lavoratori autonomi colpiti dalla quarantena. I lavoratori pubblici assenti per le misure anti-contagio dal lavoro non potranno avere tagli dello stipendio. La sospensione per quarantena potrà essere applicata anche alle Forze di polizia e ai vigili del fuoco. Le procedure per la cassa integrazione saranno semplificate. Favorito per il settore pubblico il lavoro a casa: aumentano i tablet.
Commercio: fondo da 350 milioni per chi esporta
Il decreto varato ieri sera prevede l’incremento di 350 milioni di euro dei fondi destinati al sostegno delle imprese esportatrici. Già nei giorni scorsi il ministro degli Esteri di Maio aveva annunciato di aver dirottato 300 milioni già in dotazione all’Ice, l’istituto per il commercio con l’estero, verso le imprese e le attività promozionali con la Cina. Come è noto tra Cina e d Hong Kong ci sono circa 2.000 imprese italiane.
Scuole
Inoltre il governo, su ispirazione del comitato scientifico e dopo lunga discussione con le sette regioni interessate, nel nuovo decreto sociale sul coronavirus indicherà questo: in Lombardia, Veneto ed Emila Romagna, dove è in cura il 93 per cento dei positivi degli 821 totali del Paese, le scuole resteranno chiuse per altri otto giorni. Da oggi a sabato prossimo. Il contagio, nelle tre regioni padane, ha un’evoluzione ancora troppo veloce e l’Organizzazione mondiale della sanità ha alzato il livello di rischio globale. Le speranze di Luca Zaia, che avrebbe voluto riaprire gli istituti scolastici del suo Veneto, non possono essere abbracciate. Le aveva coltivate, le speranze, anche il neopresidente Stefano Bonaccini, che ieri a sera, tuttavia, ha accettato l’indicazione della scienza: “Il contenimento del virus ha bisogno ancora di tempo”, aveva spiegato l’Istituto superiore di sanità al presidente del Consiglio.
Nel decreto, che dovrebbe arrivare sulle scrivanie dei governatori stamattina, si dirà ancora che nelle altre quattro regioni – Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia e la recalcitrante Marche – gli istituti scolastici possono e debbono riaprire. Per ogni ordine e grado, infanzia compresa. Le condizioni generali in queste aree consentono il ritorno in classe degli studenti già da lunedì. E la riapertura varrà anche per le due province autonome, Trento e Bolzano: la prima aveva chiuso per coronavirus, la seconda per Carnevale. Da lunedì, anche nel Trentino Alto Adige si torna in classe.
(Fonte, La Repubblica)