Potenza – La direzione amministrativa dell’Asp Basilicata ha realizzato un report dettagliato con dati e grafici sul Covid-19 aggiornato allo scorso 7 giugno. Ha riportato sette schede in cui ha analizzato: in una il contagio, in tre schede i tamponi e in altrettante schede l’assistenza sanitaria.
REPORT INTEGRALE

SCHEDA 1: CONTAGIO
Allo stato la Basilicata è tra le Regioni che meglio hanno saputo contenere il contagio, attestandosi quest’ultimo sul valore dello 0,71‰ dell’intera popolazione, secondo solo alla Calabria e alla Sicilia.
Tale incidenza è evidentemente più bassa – anche in maniera significativa – di quella caratterizzante realtà aventi un numero di abitanti paragonabile, quali il Molise, l’Umbria e la Valle d’Aosta, nonché di un ordine di grandezza inferiore rispetto alle Regioni maggiormente colpite dal contagio.
I dati del contagio risultano:


SCHEDA 2a: TAMPONI
Questione ampiamente dibattuta è quella relativa al numero di tamponi effettuati in ambito regionale; i dati dimostrano, tuttavia, come detto numero si attesti su valori (1 ogni 17 abitanti) in linea -se non superiori- rispetto a quelli delle Regioni contraddistinte da minore incidenza percentuale del contagio e sia il più elevato dell’Italia Meridionale e Insulare.
Maggiore significatività ha la relazione tra tamponi effettuati e numero di positivi al Covid-19 in Regione. Considerando detta relazione, risulta evidente che la Basilicata ha effettuato un numero di 81,0 tamponi per ciascun positivo, valore in continuo miglioramento e ben maggiore di quello delle Regioni più colpite dal contagio (Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Marche) incluso il Veneto (38,9 tamponi per positivo), che pure è riconosciuto come la Regione più attiva nell’effettuazione deitamponi. La Regione Basilicata è quella che fa segnalare il valore più elevato In Italia.

SCHEDA 2b: TAMPONI
La performance della Regione Basilicata in termini di tamponi effettuati è evidente anche ponendo in correlazione il tasso di positivi sulla popolazione con il numero di tamponi effettuati per positivo.
Risalta, infatti, con chiarezza che anche rispetto a Regioni che hanno tasso di positività paragonabile, l’utilizzo di tamponi in Basilicata è nettamente superiore, segno evidente della più estesa indagine effettuata sulla popolazione.

SCHEDA 2c: TAMPONI
Dal diagramma si evince come il numero dei tamponi effettuati sia andato
progressivamente e costantemente aumentando.
L’ulteriore elemento di rilievo ricavabile è legato alla percentuale di positivi sul totale giornaliero dei campioni prelevati. Nonostante il già citato incremento del numero di tamponi giornaliero, l’incidenza di positivi è diminuita rimanendo nell’ultimo mese su percentuali molto contenute.

SCHEDA 3a: ASSISTENZA SANITARIA
Secondo gli indirizzi della comunità scientifica, il paziente contagiato da Covid-19 deve preferenzialmente permanere in isolamento domiciliare laddove, ovviamente, risulti asintomatico, paucisintomatico o con sintomi tali da non necessitare di ricovero ospedaliero.
Riportando in un diagramma le modalità con cui le diverse Regioni stanno garantendo l’assistenza sanitaria ai contagiati da Covid-19 si evince chiaramente il differente approccio, con estremi costituiti proprio dalla Regione Basilicata (100% dei positivi in isolamento domiciliare) e dalla Regione Valle d’Aosta (33% dei positivi in isolamento domiciliare e 67% ospedalizzato).
La Regione Basilicata, sin dall’inizio posizionata tra le Regioni con maggiore ricorso all’assistenza domiciliare, si è progressivamente portato poi in una posizione opposta dalla quale è nuovamente rientrata (100% dei positivi in isolamento domiciliare).

SCHEDA 3b: ASSISTENZA SANITARIA
Una semplice valutazione circa la bontà dell’approccio seguito dal Sistema Sanitario della Regione Basilicata nel trattamento dell’infezione da Covid-19 è ottenibile dalla relazione tra la percentuale dei casi positivi assistiti a domicilio – che è andata aumentando con il passare dei giorni – e il numero di decessi giornaliero rapportato al numero di positivi.
Posizionando la nuvola dei punti rappresentativi delle diverse giornate di epidemia si constata una proporzionalità inversa tra i due elementi.
Sembra pertanto che maggiore è l’incidenza dell’assistenza domiciliare sul totale dei casi positivi, minore è il numero di decessi.

SCHEDA 3c: ASSISTENZA SANITARIA
Le osservazioni positive già effettuate sono confermate dai valori assunti dai tassi di letalità (6,80%) e di mortalità (0,0048%), il primo superiore alle sole Umbria e Molise e il secondo inferiore a tutte le Regioni.
