Crisi idrica, al via un’indagine conoscitiva. Orario delle erogazioni di oggi e oltre 8mila firme raccolte per maggiori controlli sul Basento

POTENZA – Un atto dovuto ormai non più procrastinabile alla luce di quanto accaduto nelle ultime settimane. Come riferito da La Nuova del Sud, i carabinieri del comando provinciale di Potenza hanno avviato un’indagine conoscitiva sulla crisi idrica nei 29 comuni lucani innescata dal completo svuotamento della diga del Camastra. In campo per le attività praticamente tutti i corpi e comandi dell’Arma (Nas, Noe, Forestali). Si sta procedendo all’acquisizione di tutti i documenti riguardanti la gestione dell’emergenza, con un focus particolare dedicato alla decisione da parte dell’unità di crisi di utilizzare le acque del fiume Basento per continuare a garantire, seppur a singhiozzo e con pesanti restrizioni, l’erogazione idrica a 140mila lucani. Ovviamente sarà l’esito di questi accertamenti preliminari a stabilire l’evolversi della situazione: qualora dovessero emergere profili di presunta responsabilità in relazione a uno dei tanti passaggi burocratici-istituzionali e autorizzativi che si sono consumati negli ultimi giorni, è chiaro che da parte della procura di Potenza si passerebbe all’apertura di un fascicolo vero e proprio, con ipotesi di reato e le prime iscrizioni nel registro degli indagati. Ma al momento, è bene ricordarlo, siamo in una fase embrionale, quella dedicata alla raccolta dei documenti e delle informazioni.

Il calendario di erogazioni dell’acqua per la giornata di giovedì 28 ottobre, come comunicato da Acquedotto Lucano:

  • Potenza centro e zone rurali dalle 07:00 alle 17:00
  • Pignola 7:00 – 18:30
  • Tricarico 7:00 – 17:00
  • Irsina 7:00 – 16:00
  • San Chirico Nuovo e Tolve: 7:00 – 18:00
  • Maschito, Forenza, Acerenza, Banzi, Genzano, Oppido Lucano, Cancellara: 7:30 – 17:00
  • Albano, Campomaggiore, Brindisi di Montagna, Trivigno, Castelmezzano, Pietrapertosa, Vaglio, Pietragalla, San Nicola di Pietragalla, Tito, Picerno, Anzi, Laurenzana, Avigliano, Avigliano zone rurali, Ruoti zone rurale : 7:00 – 16:30

Intanto ha superato le 8 mila firme la petizione lanciata sulla piattaforma Change.org per chiedere analisi approfondite e maggiori controlli sull’acqua del fiume Basento che da lunedì 25 Novembre scorre nei rubinetti delle case dei lucani che vivono nei 29 comuni serviti dallo schema idrico della Camastra, da settimane alle prese con una crisi idrica senza precedenti.

La petizione “Si alla manutenzione, No alla contaminazione” chiede al Governo di intervenire per garantire acqua potabile sicura per circa 140 mila cittadini di 29 Comuni della provincia di Potenza. “Il Basento – si legge nella petizione – è il principale corso d’acqua della Basilicata ed è già noto a molti per i suoi problemi di inquinamento ma la proposta di rendere la sua acqua potabile, per risolvere solo temporaneamente l’Emergenza Idrica in corso, sottovaluterebbe in parte questa condizione”.

L’appello online, lanciato dai fratelli Collodoro, nasce dalla grave situazione idrica che ha condizionato e provocato disagi a migliaia di lucani. “È una questione di bene primario, bene pubblico e bene vitale,” afferma il testo della petizione, che richiama l’attenzione sulla necessità di analisi approfondite e verifiche da parte di laboratori specializzati.

“Chiediamo quindi l’intervento del governo nazionale e la massima collaborazione per ottenere più chiarezza, più trasparenza, più controlli, più giustizia e responsabilità da parte delle Istituzioni e degli Enti pubblici preposti così da garantire che i lucani ricevano acqua potabile comprovata dalle risultanze ottenute da diverse analisi effettuate, anche privatamente, su più campioni d’acqua prelevati in svariati punti del fiume e analizzati da molteplici laboratori specializzati, dislocati su tutto il territorio italiano e non solo su quello lucano”, conclude l’appello.

Tra le tante condivisioni social della petizione figurano anche quelle del lucano per eccellenza Rocco Papaleo, dell’attrice Anna Ferruzzo, del conduttore televisivo Peppone Calabrese e del musicista Graziano Accinni.

Link alla petizione