Da oggi l’interruzione ufficiale della tratta Potenza-Battipaglia. Iniziano i primi disagi

POTENZA – Parte oggi, 1° aprile, il periodo di interruzione per lavori sulla tratta ferroviaria Battipaglia-Potenza, che si protrarrà fino al 30 giugno, a cui si sommerà dal 22 aprile al 31 maggio anche quella lungo la tratta Potenza-Taranto.
Si fermeranno a Salerno i treni Frecciarossa, che l’utenza lucana utilizzava per spostarsi senza cambi da e verso le grandi città del Centro e del Nord Italia. Sono inoltre previste modifiche alla circolazione per treni Intercity e regionali. 

Gli stop erano stati resi noti già dallo scorso novembre, quando si è deciso di anticipare di qualche mese quelle che negli anni passati erano state chiusure estive. Gli interventi fanno parte del quadro generale che punta a un miglioramento della capacità di rete, a cui – a regime – si accompagnerà anche un’ottimizzazione dei tempi di viaggio.

Lavori in corso su tutti i binari, considerando che fino al 10 maggio resterà chiusa anche la Potenza-Melfi-Foggia. Per 18 giorni, insomma, da oggi, gli unici treni in funzione sul suolo lucano saranno quelli che transiteranno lungo la linea tirrenica. 

Per i collegamenti mancanti sono previsti bus sostituivi. Ed è così già da ieri sera, 31 marzo, quando gli ultimi convogli diretti verso Sud – come era stato annunciato – si sono fermati a Salerno, perché questa mattina non sarebbero potuti ripartire verso Nord. 

Da subito, però, non sono mancati i disagi. Tra i viaggiatori in arrivo dal Nord, diretti in Basilicata, c’è stato chi da Salerno a Potenza, come riferito dalla Tgr Basilicata, è stato costretto a viaggiare su un pulmino, con le valigie tra le gambe, invece che su un vero e proprio autobus.  “Il servizio è stato inadeguato al numero di persone presenti, eravamo stipati all’inverosimile – è la denuncia di una signora – Almeno due ore i tempi di percorrenza per la tratta su gomma, con molteplici fermate intermedie”. “Pagare per un servizio del genere è assurdo. Questo è anche un problema della politica, che avrebbe dovuto verificare la qualità dei servizi offerti dalle società subappaltanti”, aggiunge un giovane.

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