PRAIA A MARE (CS) – “Oggi, turisticamente parlando, un ipotetico Distretto Turistico del Golfo di Policastro, auspicato da anni, ha una valenza concreta data dalla presenza di numerose Bandiere Blu”.
A dirlo è Antonino De Lorenzo, che negli ultimi anni ha lavorato in qualità di consulente per le pubbliche amministrazioni della Riviera dei Cedri all’ottenimento del riconoscimento Fee.
La Foundation for Environmental Education (Fee), come è noto, è l’organizzazione internazionale non governativa e non-profit che ogni anno conferisce il riconoscimento Bandiera Blu alle località costiere europee.
Il vessillo certifica la qualità del mare e dei lidi per le spiagge e la pulizia delle acque adiacenti ai porti e l’assenza di scarichi fognari per gli approdi turistici.
“Nel 2016 – spiega Antonino De Lorenzo – avevo un sogno: rendere la Riviera dei Cedri una rivera tutta blu, con una Bandiera Blu in ogni comune, proprio come avvenuto in altre rinomate località turistiche italiane.
In quell’anno, ho portato a buon fine la pratica per Praia a Mare, in qualità di assessore. Poi negli anni successivi ho messo a disposizione le conoscenze acquisite per la confinante Tortora, in un’ottica comprensoriale.
In veste di consulente, poi, è arrivato il riconoscimento per San Nicola Arcella e, a partire da quest’anno, per altri due centri turistici della costa: Santa Maria del Cedro e Diamante”.
A conti fatti, ora, si contano circa 30 chilometri di “Riviera dei Cedri Blu”, da Tortora a Diamante, appunto. Ma la visione è rivolta anche a una logica territoriale che valica i confini calabresi.
Ovvero a Maratea, località di confine che vanta la Bandiera Blu da 25 anni, e Sapri, nel Basso Cilento.
“Tuttavia – prosegue De Lorenzo –, per quanto riguarda il territorio dell’Alto Tirreno cosentino restano da conquistare le bandiere per Scalea, Grisolia e Belvedere Marittimo. Bisognerà lavorare in questa direzione.
Ma già adesso abbiamo un contenuto di prim’ordine grazie alla innegabile visibilità internazionale che la Bandiera Blu garantisce.
Una copertura totale, da Tortora a Diamante, conferirebbe ancora più forza al brand Riviera dei Cedri che deve integrarsi sempre più con il brand Golfo di Policastro
Il punto di arrivo è dare concretezza al progetto di distretto turistico di cui si parla da molti anni e che ora è finalmente incamminato verso qualcosa di reale”.