ROMA – Via libera dell’Aula della Camera al decreto legge sulla Banca popolare di Bari.
Il testo, approvato a Montecitorio verso l’ora di pranzo con 412 voti a favore, nessun contrario e 28 astenuti (i deputati di Fdi), ora passa all’esame del Senato.
“Un’altra prova di grande coerenza e amore per il sud è stata data oggi da Italia viva alla Camera dei deputati. Con il voto dei nostri parlamentari è stato appena approvato il decreto che mira a rilanciare a salvare la Banca Popolare di Bari”.
Lo dichiarano i consiglieri regionali di Italia Viva Basilicata, Luca Braia e Mario Polese che aggiungono: “Un grazie va al deputato lucano, Vito De Filippo che sul tema si è impegnato da mesi a favore di un provvedimento che mira a tutelare non solo la BpB ma anche gli oltre tremila dipendenti, molti dei quali della Basilicata”.
“Si dimostra ancora una volta – proseguono Braia e Polese – la serietà e la responsabilità di Italia viva che alle polemiche e alla demagogia preferisce le azioni. Il decreto con una cifra di 900 milioni serve a rafforzare il patrimonio della banca del Mezzogiorno – Mediocredito centrale tramite Invitalia, una società totalmente partecipata del ministero dell’economia che sarà in condizione di acquisire partecipazioni e capitali di banche e società finanziare e sostenere come nel caso specifico della Banca popolare di Bari l’economia del sud”.
“Bene hanno fatto i nostri parlamentari a evitare polemiche nonostante quello che su interventi simili è accaduto in passato. Nessuno dimentica gli attacchi violenti, volgari e falsi durante la legislatura precedente da parte dei grillini ma per Italia viva conta solo il bene dei cittadini”.
“L’auspicio ora – concludono Braia e Polese – con questo provvedimento, che a nostro avviso tutela i correntisti e i risparmiatori e non certo i super manager speculatori che devono pagare le loro azioni senza alcuno scrupolo, è che questa operazione non salvi solo una banca, chiudendo la stagione delle polemiche e delle speculazioni politiche ma dia il via alla ripresa degli investimenti nel Mezzogiorno e in Basilicata”.