MILANO – Piazza Affari, con l’effetto coronavirus dopo la pessima apertura di Wall Street, manda in fumo 14 miliardi di euro a fronte di una capitalizzazione di oltre 524 miliardi di euro. Il Ftse Mib è sui minimi di dicembre dello scorso anno. Tra i peggiori Stm (-6,86%), Juve (-6,08%), Azimut (-5,20%) con le banche che lasciano sul terreno in media oltre 4 punti percentuali. Male anche le altre Borse europee.L’economia in quark, il coronavirus genererà una crisi economica
Le ragioni del panico
Wall Street continua a sprofondare. La borsa americana è travolta da una raffica di vendite, con i mercati che temono per l’impatto sull’azionario della crisi innescata dalla diffusione del coronavirus. A mandare in tilt i mercati è stato il New York Times che ha scritto che, per giorni, a causa di alcune regole federali restrittive, i medici Usa non hanno potuto verificare se l’uomo del nord della California che ha misteriosamente contratto il Covid-19 era effettivamente infetto dal coronavirus. Gli investitori temono dunque che l’epidemia sia già scappata di mano alle autorità Usa e mondiali. E continuano ad acquistare investimenti ritenuti più sicuri, quali l’oro e i titoli di Stato Usa. Il metallo prezioso sale dello 0,73% a 1.655,10 dollari l’oncia, mentre il rendimento del titolo Usa a 10 anni scende all’1,264%. Dopo essere arrivato a perdere oltre 950 punti, il Djia cede 828,13 punti, il 3,07%; l’S&P 500 è arrivato a un passo dal perdere quota 3.000 punti e ora cede 94,82 punti, il 3,02%; mentre il Nasdaq lascia sul terreno 307,65 punti, il 3,43%.
(LA STAMPA)