POTENZA – Sono andati avanti anche nella giornata festiva i lavori per la realizzazione del sistema che preleverà acqua dal Basento – in un bacino di accumulo tra Castelmezzano e Albano di Lucania – per portarla al Camastrino attraverso motopompe di sollevamento. Un intervento temporaneo, che dovrebbe riuscire a captare 400 litri al secondo, ma che scatena le proteste dei cittadini preoccupati per la qualità dell’acqua del fiume.
Intanto, cresce l’attesa per la prossima riunione dell’unità di crisi. Domani alle 16 il commissario all’emergenza Vito Bardi ha convocato tutti gli enti coinvolti, insieme ai rappresentanti del mondo della scuola e di quello sanitario. Per ora l’interruzione del servizio è di 12 ore in tutti i comuni coinvolti, ma il volume della diga del Camastra, secondo le ultime rilevazioni dell’Autorità di bacino, è fermo a 800mila metri cubi di acqua. Dopo troppi mesi di siccità, il livello dell’invaso è di otto metri più basso rispetto a un anno fa.
Le previsioni meteo al momento non lasciano ben sperare sull’arrivo di piogge consistenti e sulla qualità dell’acqua del fiume Bardi chiede rigore nelle analisi e vigilanza costante per evitare scarichi abusivi. E non esclude soluzioni alternative in un prossimo futuro. Una delle ipotesi è quella di utilizzare flussi idrici provenienti dalla Val d’Agri senza incidere – rassicura – sulla distribuzione alla comunità locale.