FARDELLA (PZ) – Raccontare il Festival di Woodstock a quasi cinquant’anni di distanza significa raccontare un mondo intero – il mondo nel 1969, con la sua storia e la sua geografia – e la celebre cultura hippie con le sue idee, i suoi filosofi, i suoi eroi. E naturalmente significa raccontare la musica: la chitarra psichedelica di Santana, la voce ipnotica di Joan Baez, il leggendario inno americano di Jimi Hendrix, divenuto l’emblema di una protesta epocale. Tutto questo viene raccontato nel volume con interviste esclusive ai protagonisti di quei giorni e con un ricchissimo apparato di fotografie, per spiegare ai lettori di oggi come e perché, nell’agosto del ’69, 500 mila persone da tutto il mondo si sono accampate nei prati di Bethel, sotto la pioggia, per tre lunghissimi giorni di musica, trasgressione e libertà. Tre giorni che hanno cambiato la storia del rock e un’intera generazione.
Il giornalista e critico musicale Ernesto Assante, firma storica di Repubblica e grande esperto di rock e derivazioni, sabato 4 gennaio sarà a Fardella per presentare il suo libro “Woodstock ’69. Rock revolution”, un viaggio nella tre giorni del festival rock che ha cambiato il mondo.
Il giornalista incontrerà cittadini e appassionati a partire dalle ore 17 presso il centro Polifunzionale di Fardella. L’evento è patrocinato dall’amministrazione comunale cittadina.