LAURIA (PZ) – “Apprendiamo con sconcerto del via libera del Ministero dell’Ambiente alla riapertura dell’impianto di rifiuti pericolosi di San Sago. Si tratta di una notizia che per certi aspetti giunge inaspettata, considerata la piena interlocuzione in essere a Roma fra i Sindaci del territorio con le autorità competenti. Ma si tratta anche di un epilogo della vicenda che per altri versi come Europa Verde abbiamo paventato da tempo, vista l’assoluta irresponsabilità dimostrata dalle istituzioni e dalla politica di governo”. Lo scrive in una nota Giuseppe Petrocelli, Portavoce Europa Verde Area Sud Lucana
“Ora questa situazione ci spinge tutti (istituzioni, forze politiche, associazioni, comitati e cittadini protagonisti di questa battaglia) a sviluppare una riflessione sull’individuazione del punto cruciale della questione dal punto di vista politico-giuridico-amministrativo da cui prendere le mosse per impostare una strategia efficace di raggiungimento dell’obiettivo della lotta. Obiettivo che oggi come ieri resta sempre lo stesso: ovvero, impedire che l’apertura di siffatto impianto in quel sito metta a repentaglio il futuro ambientale, economico e sociale delle nostre comunità. Come EV”, si legge, “da anni ci battiamo affinché sia realizzato uno strumento per evitare che San Sago e nuove San Sago possano “sporcare” la nostra terra e il nostro mare. Uno strumento per costruire un altro modello di sviluppo, rispettoso dei luoghi, delle persone e dell’ambiente”. Questo strumento si chiama istituzione dell’Area Marina Protetta di Maratea”.
“Europa Verde”, conclude Petrocelli, “si batterà, come sempre, per animare il protagonismo del territorio, individuando (come nel caso dell’AMP) le soluzione idonee che ci consentano non soltanto di resistere ai tentativi di aggredire le comunità ma di scrivere una pagina nuova del nostro futuro”.