POTENZA – “Apprendiamo da una nota del Cotrab che a partire dal 20 ottobre le fermate Sita e Cotrab in molte località della Val d’Agri non verranno più effettuate. Nel rimpallo di responsabilità fra i vari enti pubblici tra cui la Provincia di Potenza, titolare del contratto di servizio con Cotrab, dopo la nostra segnalazione di pericolo delle fermate sulla SS 598 Fondovalle dell’Agri, la decisione che dal 20 ottobre non si fermeranno più gli autobus in località come Armento, Missanello, Montemurro e Brienza. Una decisione fattuale del consorzio, che si vede addossata la responsabilità della sicurezza”. Lo rende noto Luigi Ditella, Segretario generale Filt Cgil Basilicata
“Il problema viene da lontano, trattandosi di fermate derivanti da vecchie concessioni del passato e che nel tempo sono diventate consolidate, e la responsabilità dovrebbe risiedere nell’ente affidante del servizio, come dispone il DPR 753 del 1980 “Nuove norme in materia di polizia, sicurezza e regolarità dell’esercizio delle ferrovie e di altri servizi di trasporto”, che individua in maniera inequivocabile le responsabilità in materia di sicurezza nello Stato in primis, di cui la Prefettura è referente sul territorio, e poi negli enti regionali e provinciali. Per questo più volte abbiano chiesto al prefetto di Potenza di essere auditi insieme a tali enti, in modo da trovare la soluzione più consona affinché fosse garantita la sicurezza di utenti e lavoratori e il diritto alla mobilità. Oggi”, si legge nella nota, “la confusione che vige nel comparto, associata a una gara che non risolve problemi atavici come questo di specie, ma anche di costi e di tempi di percorrenza, ci lasci sbigottiti”.
“Il nuovo bando di gara per il Tpl regionale già indica che il nuovo gestore arriverà non prima del 2026, senza tuttavia spiegare le coperture dello stesso né tantomeno cosa succederà al contratto in essere con l’affidatario attuale. Chiediamo alla Regione Basilicata di fare chiarezza e di essere auditi in seconda e terza Commissione del Consiglio regionale”, conclude Ditella.