“Fidanzatini di Policoro”, rigettata la richiesta di riapertura delle indagini

MATERA – È stata rigettata la nuova richiesta di riapertura delle indagini sulla morte dei fidanzatini di Policoro, Luca Orioli e Marirosa Andreotta, avvenuta nel marzo 1988. Il pubblico ministero della Procura di Matera, Maria Cristina De Tommasi, non ha ritenuto sufficienti né probanti per una nuova inchiesta le motivazioni proposte dall’avvocato di Olimpia Fuina, madre di luca. Per la pm ” i temi introdotti dall’istanza sono stati ampiamente vagliati, ovvero mirano ad una mera rivalutazione degli elementi già acquisiti al procedimento”. Sarebbero, dunque, solo delle censure alle argomentazioni che hanno portato ai precedenti provvedimenti di archiviazione che ci sono stati nel tempo. Per il legale di Fuina, Antonio Fiumefreddo, ci sono diverse incongruenze nelle risposte del pubblico ministero. Le decisioni si rispettano, ma la battaglia continua”, il suo commento. Delusione, invece, è stata espressa da Olimpia Fuina: “Per un attimo ho pensato che fosse giunto il momento divino della verità. Devo aspettare ancora”.

stata rigettata la nuova richiesta di riapertura delle indagini sulla morte dei fidanzatini di Policoro, Luca Orioli e Marirosa Andreotta, avvenuta nel marzo 1988. Il pubblico ministero della Procura di Matera, Maria Cristina De Tommasi, non ha ritenuto sufficienti né probanti per una nuova inchiesta le motivazioni proposte dall’avvocato di Olimpia Fuina, madre di luca. 

Per la pm “i temi introdotti dall’istanza sono stati ampiamente vagliati, ovvero mirano ad una mera rivalutazione degli elementi già acquisiti al procedimento”. Sarebbero, dunque, solo delle censure alle argomentazioni che hanno portato ai precedenti provvedimenti di archiviazione che ci sono stati nel tempo. 

Per il legale di Fuina, Antonio Fiumefreddo, ci sono diverse incongruenze nelle risposte del pubblico ministero. Le decisioni si rispettano, ma la battaglia continua”, il suo commento. Delusione, invece, è stata espressa da Olimpia Fuina: “Per un attimo ho pensato che fosse giunto il momento divino della verità. Devo aspettare ancora”.

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