POTENZA – Nelle azioni necessarie che il governo e i ministeri stanno affrontando per far ripartire la
scuola in presenza e in sicurezza, c’è il tema della prevenzione e del controllo diagnostico.
Nei protocolli sottoscritti in data 6 e 14 agosto dai ministeri con le parti sociali per
garantire la ripresa delle attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado e dei
servizi educativi di tutto il Paese, sono state previste procedure e modalità per realizzare
la ripresa e lo svolgimento dell’anno scolastico con le necessarie indicazioni operative
volte alla tutela della salute e sicurezza e al contenimento della diffusione del COVID-19.
Tra gli strumenti è stato individuato il controllo diagnostico, dando la possibilità di
effettuare test sierologici gratuiti a tutto il personale scolastico, docente e non docente, di
tutte le scuole: statali, paritarie e private.
In tal senso e per dare attuazione a quanto sottoscritto nei protocolli, il ministero della
Salute ha emanato una nota con gli indirizzi operativi per l’effettuazione, su base
volontaria, dei test e molte regioni si sono adoperate per darvi attuazione attraverso
percorsi standardizzati.
Dobbiamo però registrare che l’interpretazione data ai protocolli e alla nota del ministero
della Salute non tiene conto delle lavoratrici e dei lavoratori che operano in appalto nella
scuola. Oltre agli insegnanti e al personale amministrativo, tutti i giorni ci sono migliaia di
lavoratrici e lavoratori addetti a servizi importanti, come la mensa e le pulizie, che sono
parte integrante dell’offerta scolastica e garantiscono la pulizia e la sanificazione degli
ambienti.
Chiediamo quindi alla Regione Basilicata di estendere anche alle lavoratrici e lavoratori
degli appalti di servizi di mensa e pulizia la possibilità di effettuare gratuitamente i test
sierologici.
La Filcams CGIL si è battuta, in questi mesi, perché la scuola ripartisse a settembre in
presenza, in sicurezza e con tutti i servizi presenti, questo è ancora il nostro obiettivo
primario e ora che le scuole si stanno riaprendo è necessario che sia fatto con le giuste
misure di prevenzione e di controllo diagnostico per tutti, senza differenziazioni
incomprensibili, anche per i circa 80mila lavoratrici e lavoratori degli appalti dei servizi di
mensa e pulizia.