MATERA – “L’anno di Capitale Europea della Cultura si è concluso con l’ultima festa a Cava del Sole, accompagnata dalle manifestazioni di giubilo della truppa capitanata da Paolo Verri. Il 19 gennaio 2020 una mesta e un po’ triste celebrazione ha definitivamente salutato l’anno in cui Matera è stata insignita del titolo ECOC 2019. Ovviamente i ‘bilanci’ redatti dalla Fondazione sono tutti positivi, ma per quanto ci riguarda non siamo per nulla soddisfatti a causa, soprattutto, della mancanza di trasparenza nell’operato della Fondazione”. Lo rilevano gli esponenti M5s Gianni Perrino (consigliere Regione Basilicata) e Antonio Materdomini (consigliere Comune Matera).
“Inoltre – proseguono Perrino e Materdomini – continuano ad arrivarci segnalazioni su mancati pagamenti a coloro che hanno offerto servizi e prestazioni per la realizzazione degli eventi durante tutto il 2019. In merito abbiamo tempo fa depositato un’interrogazione in Consiglio Regionale che ancora attende risposta. Anche il Sindaco di Matera non ci ha dato risposte sulla situazione debitoria della fondazione, evitando di rispondere nel merito alla nostra interrogazione. Il ruolo del Consiglio di Indirizzo della Fondazione Matera 2019 è stato oscurato dal Consiglio di amministrazione e dal Presidente Adduce. Nell’unica riunione tenutasi nello scorso mese di marzo avevamo sottolineato lo stato confusionario e di improvvisazione che imperava nella gestione della fondazione. Alla nostra richiesta di visionare i programmi annuali e pluriennali, le risposte da parte del presidente Adduce sono sembrate poco esaustive per non dire inesistenti. Nessuna risposta agli interrogativi sul futuro della Fondazione visto che, come previsto dallo statuto, opererà fino al 31 dicembre 2022.
“In questi giorni, per vie traverse – aggiungono ancora gli esponenti M5s – siamo venuti a conoscenza di una riunione del Consiglio di amministrazione convocata per domani presso la sede della Giunta regionale a Potenza. All’ordine del giorno, oltre al bilancio di previsione 2020, ci sarebbe il punto relativo all’approvazione della cosìddetta ‘legacy’ di Matera 2019. Per i non addetti ai lavori e i non amanti degli inglesismi, si tratta dell’eredità, del lascito della Fondazione.
La legacy, a nostro avviso, dovrebbe essere un aspetto che tenga conto delle voci variegate dell’intera comunità, in particolare quella della città di Matera. I 52 milioni di budget gestiti dalla Fondazione e la loro eredità devono essere un patrimonio condiviso da tutti. È questa la trasparenza che insistentemente chiediamo da mesi, ma nemmeno il governo del presunto cambiamento di Bardi sembra essere interessato a dare risposte. In terra di Lucania si continua a procedere attraverso riunioni carbonare e cene conviviali per accreditarsi nella gestione di una fondazione, la cui eredità sembra far gola a molti.
Nei prossimi giorni chiederemo lumi su questa presunta riunione nonché, ancora una volta, massima trasparenza in Regione e presso il Comune di Matera.