MATERA – E’ un evento eccezionale, quello verificatosi la sera di San Valentino sul balcone di casa del consigliere comunale Gianfranco Losignore tra le contrade Rondinelle e Serra Paducci, dove sono caduti frammenti del meteorite di cui si parla da giorni in Italia, che si stima abbia una massa complessiva totale di circa 500 grammi. Un fatto particolarmente significativo, perché i frammenti provenienti dallo spazio non hanno toccato il terreno, dunque sono incontaminati e preziosissimi per la ricerca scientifica.
A certificarlo è Carmelo Falco dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inas): “La straordinarietà di questo intervento -ha spiegato l’esperto al sindaco di Matera Domenico Bennardi- è stata nella capacità di aver fatto funzionare al meglio il sistema “Prisma”, una sorta di videosorveglianza su atmosfera e meteore, il quale in Puglia ha alcune camere che hanno osservato questo grosso evento. Noi ci siamo allarmati, e attraverso le immagini di Prisma siamo riusciti a capire dove sarebbe potuto cadere esattamente il meteorite, ovvero alla periferia nord della città dei Sassi. Poi siamo entrati in contatto con Gianfranco e Pino Losignore, che sono stati molto gentili e disponibili consentendoci di recuperare i materiali in condizioni straordinariamente buone. Si tratta di frammenti che hanno impattato contro la loro casa non contaminandosi con il terreno, quindi dalle analisi e ricerche questo materiale ci darà informazioni incredibilmente accurate e straordinarie. E’ un ritrovamento estremamente raro, per cui in queste condizioni probabilmente in Italia forse è la prima volta che avviene una cosa del genere, o quantomeno la seconda dopo Cavezzoli. Matera è in vetrina anche per questo evento, complimenti”.
Il meteorite è caduto verticalmente al suolo con una velocità di circa 300 chilometri orari, e nell’impatto ha scheggiato una piastrella del balcone (come si vede nella foto), che corre lungo il perimetro dell’abitazione in cui risiedono due anziani. I particolari dell’evento saranno resi noti lunedì, nel corso di una conferenza stampa convocata per le ore 9 presso la sala “Mandela” del municipio, con la partecipazione degli esperti che mostreranno anche i frammenti ai giornalisti, prima di trasferirli nei musei scientifici Inas di Napoli e Firenze.