Frana di Castrocucco di Maratea, Consorzio turistico, imprese di pesca e comitati, scrivono alla Premier Meloni e ad altri enti istituzionali

MARATEA (PZ) – Il Consorzio Turistico di Maratea, insieme alle imprese di pesca e Comitati Civici permanenti, esprimono in una lettera inviata alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e a tutti gli organi sovracomunali nazionali e della Regione Basilicata, le loro preoccupazioni in riguardo alla frana di Castrocucco che inevitabilmente e purtroppo, condiziona l’intera economia della Perla del Tirreno.

La lettera del Consorzio Turistico Maratea

Con il passare dei giorni, l’intera comunità di Maratea comincia a prendere coscienza della gravità della situazione. Il pensiero che attanaglia di più è la piena consapevolezza che poteva essere una catastrofe, una delle pagine più buie della storia di queste comunità. Il rischio potenziale corso dal susseguirsi di diversi autobus scolastici nella porzione di strada interessata dalla frana è come un incubo ridondante nelle nostre menti. Altrettanto terrificante è il pensiero che il costone e il canalone sovrastante l’abitato di Castrocucco possa subire distaccamenti di roccia paragonabili alla frana dell’area Castello, a quel punto potrebbe verificarsi un evento di proporzioni gravissime che metterebbe in serio pericolo l’incolumità di molte persone con danni economici incalcolabili. Ricordiamo, a questo proposito, che il 13 ottobre scorso un evento climatico, caratterizzato da una piovosità straordinaria, ha provocato il distacco di enormi quantità di detriti. Sabbia e rocce accumulate lungo tutti i canaloni naturali delle pendici del Monte Serra sono stati trasportati a valle da un’enorme massa d’acqua piovana. A Castrocucco, in particolare, la comunità ha subito enormi danni e alcune famiglie hanno dovuto abbandonare temporaneamente le loro case.

E’ già evidente che il tessuto economico di Maratea sta subendo ingenti danni, dalle parole degli operatori pendolari, è chiaro che gli spostamenti da sud utilizzando la trasversale di Trecchina peseranno notevolmente sulle economie delle aziende. Sul piano scolastico la questione è ugualmente grave, considerando che il percorso da Trecchina è di natura collinare, molto tortuoso, gli autobus utilizzati stanno avendo costi molti elevati, è probabile una maggiorazione dell’onere di trasferimento che porterà le famiglie dell’alto Tirreno Cosentino a ripensare il percorso scolastico dei propri figli preferendo probabilmente altre destinazioni più agevolmente raggiungibili. È facile purtroppo ipotizzare una difficoltà di formazione delle prossime prime classi con una perdita di interesse verso gli Istituti storici della formazione scolastica Marateota.

Il territorio di Maratea è stato da sempre attenzionato per la sua bellezza e allo stesso tempo per la sua fragilità, anche gli strumenti urbanistici, se pur insufficientemente attualizzati, hanno protetto la costa dalla cementificazione selvaggia. La stessa comunità ha rispettato nella maggioranza dei casi una corretta gestione del territorio, questo è un dato chiaro che ha prevenuto, nei molteplici casi di criticità idrogeologica, danni ingenti a cose e a persone. Oggi però sentiamo che questo virtuosismo storico può essere vissuto come un peso, infatti se l’attenzione mediatica verso il dissesto idrogeologico di una delle zone più belle del Mediterraneo è molto alta, corriamo il rischio di non avere altrettanta considerazione politico amministrativa Nazionale, concentrata verso aree altamente antropizzate e con maggior abusivismo.

Questo è un rischio che sentiamo attuale ma che allo stesso tempo ci convince che la questione non può non essere portata all’attenzione Nazionale, infatti in un panorama più ampio sarà facile capire che una comunità attenta al suo territorio merita premialità maggiori per continuare in un’opera di virtuosa protezione. Richieste con cronoprogramma azioni-interventi a breve, medio, lungo termine. E’ opportuno che il Parlamento Italiano si occupi del caso Maratea. Non ci si può limitare alla dichiarazione di stato di calamità ed anche Giunta e Consiglio Regionali devono dedicare una seduta straordinaria per individuare proprie azioni da mettere in campo senza scaricare tutto sul Governo. E’ auspicabile l’inserimento nella Legge Finanziaria, di prossima approvazione, di un emendamento con una prima posta finanziaria specifica per indagini con l’obiettivo della mitigazione degli effetti del dissesto idrogeologico di Maratea e l’individuazione delle soluzioni tecniche a breve e medio termine.

Per dare seguito ad un’azione Parlamentare serve sicuramente un’azione governativa forte, lo stesso Vicepresidente del Consiglio dei Ministri Dott. Matteo Salvini è stato informato dettagliatamente sui fatti ed ha annunciato di attivarsi. E’ indispensabile che il Governo, così come ha fatto per Ischia, nomini al più presto un Commissario Straordinario per Maratea che garantisca il coordinamento degli interventi e lo snellimento dei tempi. Sull’emergenza, il Tavolo insediato in Regione e presieduto dall’assessore D.ssa Donatella Merra. dovrebbe periodicamente riferire agli scriventi con un dialogo-confronto costante, in particolare sulle soluzioni da adottare ai problemi trasporto studenti, lavoratori pendolari e sostegni alle attività produttive, turistiche, economiche e di servizi della città.

Contemporaneamente alle procedure Nazionali chiediamo con forza che la Regione si attivi per il reperimento di tutte le economico possibili per la repentina riapertura della SS 18 e per le criticità idrogeologiche dell’intero territorio di Maratea.

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