Fusione Fca/Psa: Manley scrive ai dipendenti

TORINO – Le sinergie di 3,7 miliardi di euro stimate nella fusione tra la Fiat Chrysler e la PSA “non sono basate sulla chiusura degli impianti”. È quanto sottolinea Mike Manley, amministratore delegato del gruppo italo-americano, in una lettera inviata ai dipendenti poco dopo l’annuncio dell’accordo raggiunto tra i due costruttori. Manley, per evidenziare l’impegno a non chiudere stabilimenti, scrive il “non” tutto in maiuscolo.

L’incipit. “Cari Colleghi – esordisce Manley – Sono felice di annunciarvi che ci stiamo muovendo verso una fusione paritetica (50/50) con Groupe PSA, con l’obiettivo di creare un gruppo leader a livello mondiale, che avrà dimensioni, talento e risorse per competere e vincere in un’industria in trasformazione. L’unione delle nostre attività darebbe vita al quarto più grande gruppo automobilistico mondiale, con un potenziale di quasi 9 milioni di veicoli venduti all’anno e ricavi combinati di circa 170 miliardi di euro. Unirebbe la forza dei rispettivi marchi dei due gruppi nei segmenti luxury, premium, veicoli passeggeri mainstream, Suv, truck e veicoli commerciali leggeri. E trarrebbe beneficio dalle competenze congiunte in quelle tecnologie-chiave che stanno ridisegnando la mobilità del futuro. Diventando un unico gruppo, saremmo in grado di generare una crescita di valore significativa, producendo circa 3,7 miliardi di euro di sinergie run-rate stimate all’anno, derivanti da efficienze negli investimenti grazie alla condivisione di piattaforme, motori e tecnologie, e da un maggiore potere d’acquisto. Queste sinergie NON sono basate sulla chiusura di impianti”.

Sappiamo come unire due aziende. “Lasciatemi aggiungere – prosegue l’amministratore delegato – che la fusione proposta va oltre i numeri e le sinergie. Intendiamo unire due aziende con la stessa visione, lo stesso livello di apertura e fiducia l’uno nell’altro. A un livello più personale, il mio rispetto per l’amministratore delegato di Groupe PSA, Carlos Tavares, così come la nostra amicizia, durano da circa un decennio. Mi sento stimolato e ispirato all’idea di poter lavorare con lui e con tutti voi per costruire insieme una nuova grande azienda. Unire aziende e culture è qualcosa che sappiamo fare bene. FCA è il frutto della nostra capacità di trasformare le differenze in punti di forza, abbracciare la sfida della diversità e puntare insieme verso i risultati. L’unione che abbiamo in mente con Groupe PSA si baserà su questo successo”.  

A breve il memorandum of understanding. Infine, non manca un passaggio sui prossimi passi dell’integrazione e un invito ai dipendenti a proseguire l’attuale lavoro: “Ci auguriamo di portare a termine i nostri colloqui e raggiungere un Memorandum of Understanding nelle prossime settimane. Dopo di che, ci vorrà un po’ di tempo per accordarci sulla documentazione finale e completare le necessarie consultazioni e ottenere l’approvazione degli azionisti. Nel frattempo, è di vitale importanza che continuiamo a lavorare come un gruppo forte e indipendente, realizzando il nostro piano industriale e raggiungendo i risultati che abbiamo fissato. Intendo organizzare, molto presto, un incontro con tutte le persone che lavorano in FCA a livello globale, durante il quale vorrei condividere alcune riflessioni sullo stato del business, sull’annunciata fusione e le mie aspettative per il resto dell’anno. Spero di poter rispondere a quante più domande possibile. Vi ringrazio ancora per il vostro lavoro e il vostro impegno”.

Pubblicità