MARATEA (PZ) – Con una nota diramata ieri, il sindaco di Sapri Antonio Gentile, ha manifestato la non disponibilità del suo comune a ospitare l’impianto di betonaggio al servizio del cantiere per i lavori delle gallerie di Acquafredda sulla Ss18. “Appreso a mezzo stampa dal Sindaco di Maratea della sussistenza delle condizioni tecniche utili ad allocare nel territorio comunale del Comune di Maratea il campo base e gli impianti necessari allo svolgimento dei lavori in oggetto; considerato che tale soluzione evita totalmente i disagi nella nostra città, nella giornata odierna con nota protocollo n. 4495 ho comunicato agli interlocutori istituzionali fin qui avuti, al Comune di Maratea ed alle ditte interessate il venir meno della disponibilità del Comune di Sapri ad ospitare gli stessi e di aver dato mandato alla struttura tecnica comunale di predisporre l’atto amministrativo da sottoporre alla GM per la revoca della delibera di GM n. 23 del 24.02.2023”. Così il primo cittadino saprese in una nota.
Disponibilità che invece è arrivata dal sindaco marateota Daniele Stoppelli, provocando la reazione di Europa Verde e del suo esponente dell’area sud lucana, Manuel Chiappetta: “Maratea non può confrontarsi anche con il traffico pesante che dovrà ausiliare l’esercizio dell’impianto di produzione dei materiali per la costruzione delle gallerie di Acquafredda. Il Sindaco non può giustificare decisioni prese senza nessun confronto con la comunità ne tanto meno con il Consiglio Comunale, questa è una determinazione che si riverbererà sulla vita dei Marateoti per molti anni, probabilmente quando non sarà più Stoppelli a guidare il paese”, denuncia l’esponente Verde.
“Questo modo osceno di trattare la cosa pubblica va fermato, Stoppelli è in un vero e proprio delirio di onnipotenza. E’ giustificabile” – scrive ancora Chiappetta – “che il Sindaco Gentile ascolti il grido di allarme della comunità di Sapri ma è intollerabile che il Sindaco Stoppelli non si curi minimamente delle esigenze del popolo Marateota. L’economia turistica è già duramente messa alla prova dalle criticità di viabilità, dal dissesto idreogeologico e dalla precarietà della struttura portuale, è una pazzia gravare ancora di più sulla vita dei Marateoti”.
“La SS 18 è un’infrastruttura di interesse interregionale, non possiamo essere lasciati soli nella gestione dei problemi, specialmente in un momento storico di inadeguatezza della nostra classe dirigente. L’opinione pubblica”, conclude l’esponente di Europa Verde, “deve essere informata e tutti i settori economici della comunità di Maratea devono organizzarsi per una mobilitazione contro questo dannoso modo di amministrare”.