Cgil: ‘È più che mai urgente tutelare il personale sanitario‘
POTENZA – Questa lunga e dolorosa pandemia, che perdura da oltre un anno, ci ha fatto toccare con mano l’importanza di un diritto costituzionale che per anni era stato bistrattato, di un servizio sanitario nazionale, pubblico, che va sostenuto e migliorato, dopo il grande depauperamento di risorse finanziarie e professionali che perdura da oltre un decennio, per dare a tutti i cittadini e a tutte le cittadine le migliori risposte di salute. I nostri operatori sanitari e sociosanitari, con dedizione, sin dall’inizio della pandemia, stanno profondendo i massimi sforzi, pur sotto stress e tensioni continue.
Si pensi all’Azienda Ospedaliera San Carlo, che non ha mai sospeso, fatta eccezione per alcune attività differibili nel primo periodo di lockdown, le attività ambulatoriali e chirurgiche e tutt’ora continua a garantire l’assistenza ordinaria e d’emergenza, coniugandola con la complessa e rischiosa assistenza specifica ai pazienti Covid. Oppure all’Azienda sanitaria di Potenza, i cui operatori, nei presidi distrettuali e sul territorio hanno continuato a garantire cure, assistenza e servizi tra i più disparati, procedendo anche con le campagne di tamponi e la campagna vaccinale. O anche al Crob, che non ha mai sospeso, neanche negli scorsi mesi di marzo e aprile, le cure ai malati oncologici.
Quest’emergenza ci ha palesato il lavoro instancabile e insostituibile dei nostri operatori sanitari, che anche a mani nude, quando la scarsità dei presidi era all’ordine del giorno, non hanno avuto paura di mettere al servizio dei cittadini la loro professionalità e il loro cuore, mettendo a rischio la propria stessa incolumità e quella dei propri cari. Ha mostrato il volto di persone, inizialmente definite eroi, ma ben presto dileggiate e offese, contro le quali, al minimo errore, si è pronti a puntare il dito, senza valutare le innumerevoli difficoltà, lo stress e la grande tensione cui sono costretti a svolgere il proprio lavoro, in una impari lotta contro un virus subdolo e feroce.
Con il loro lavoro gli operatori del servizio sanitario, dai pronto soccorso, alle terapie intensive, dal 118 alle Usco e a tutte le unità operative, reparti e ambulatori, sia negli ospedali che sul territorio, stanno provando a guarire un’Italia ammalata, ferita, spaventata. Chi ci cura va difeso e protetto. E’ più che mai urgente tutelare il personale sanitario, permettendogli di portare avanti in sicurezza e serenità la propria complessa attività lavorativa.
La Giornata mondiale della salute viene celebrata quest’anno in piena campagna vaccinale, con contagi non ancora fermati in quasi tutto il pianeta, varianti che incombono, ospedali sotto pressione e personale sanitario che continua ad essere in prima linea. E’ a loro che gli stati membri della 73esima Assemblea Mondiale della Sanità, riconoscendo la dedizione ed il sacrificio nel combattere la pandemia da COVID-19, hanno dedicato il 2021, dichiarandolo l’anno internazionale degli operatori sanitari e assistenziali.
A tutti gli operatori sanitari, cui è dedicata questa giornata, vogliamo dire che la Funzione Pubblica Cgil c’è, è al loro fianco, soprattutto in questo periodo drammatico. Oggi più che mai, e sempre.
È quanto riferito in un comunicato a firma della Cgil