EDITORIALE – Quante volte si è sentita la frase “i calciatori passano ma la maglia resta”, o che l’età possa essere un vincolo imprescindibile per il futuro di un atleta. Le frasi di circostanza non reggono se di mezzo ci sono bandiere, esempi, ma soprattutto uomini che dentro di sé portano da sempre l’attaccamento alla maglia. Antonio “Bobo” Olivieri è molto di più di un atleta o di un semplice calciatore o bandiera, è l’esempio di come il calcio sia soprattutto dedizione e umiltà prima ancora che un gioco. Da sempre presente nella storia calcistica cittadina, la sua fama di bravo ragazzo col fiuto innato per il gol, gli è valsa addirittura la particolarità di avere una frangia di tifoseria tutta per lui, in una sorta di “Bobo Boys” che ogni domenica erano al “Mignone” soprattutto per vederlo segnare. Insieme a Michele Malito, Nico Ielpo e Manuel Dulcetti, altre bandiere dell’Atletico, ha da subito sposato la causa di “quattro amici al bar” che volevano riportare in alto il calcio a Lauria, riuscendoci. Per tre stagioni Bobo è stato l’incubo di qualsiasi difesa avversaria, immarcabile, imprevedibile e soprattutto autore sempre di gol pesanti e decisivi. Un compagno di squadra raro e sempre a disposizione del gruppo, come appare dai numerosi commenti sulla pagina dell’Atletico Lauria e sulla quale lo stesso Olivieri ha annunciato la sua rescissione consensuale dalla società valnocina. In queste ore sono numerosi i messaggi e i saluti da parte di compagni, tifosi e avversari, tutti con lo stesso comune denominatore: l’umiltà di un ragazzo che ha saputo farsi amare dal suo pubblico grazie alla sua correttezza umana e calcistica, mai sopra le righe o esasperata, ma sempre mostrata con pazienza e calma nonostante la legge del campo a volte possa essere dura o provocatrice. I sentimenti vanno oltre i numeri, seppur encomiabili e superbi da parte del bomber lauriota, ma le emozioni che può darti la maglia della tua città, non hanno quantità o dati, come scrive lo stesso Olivieri nel suddetto post: “Più della prima chiamata del presidente, più del primo gol con questi colori, più dei 3 campionati di fila e la scalata all’ eccellenza, più delle circa 90 partite giocate, più dei 48 gol complessivi, più della batosta nella finale di coppa Italia, più della rivincita nella Supercoppa…….più di tutte queste cose, rimane la consapevolezza e l l’orgoglio di aver dato tutto me stesso x LA SQUADRA DEL MIO PAESE…paese e squadra ai quali dico GRAZIE x avermi fatto VIVERE UN SOGNO…SARÒ IL VOSTRO PRIMO TIFOSO,SEMPRE!!!”. Credo che possiamo parlare a nome di ogni lauriota appassionato di calcio e non solo, affermando che mancherai non solo per i tuoi goal, ma soprattutto per la tua semplicità e bellezza umana e calcistica. A nome personale e di tutta la redazione di ivl24, buona fortuna Bobone, grande cuore biancorosso… e ad maiora per il tuo futuro, ovunque esso sia.