Lauria (PZ) – Nei mesi scorsi presso il Liceo classico lauriota “Nicola Carlomagno” il Dirigente scolastico Straface ha ricevuto una lettera proveniente dal Quirinale in cui si annunciava che una sua studentessa fosse stata insignita dell’onorificenza di “alfiere del lavoro”. Trattasi della lauriota Viviana Labanca, studentessa che in estate si è diplomata e che ora studia lettere classiche” alla Sapienza di Roma.
Il Premio “Alfieri del Lavoro” fu istituito dalla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro nel 1961 è destinato ogni anno a 25 studenti che avessero terminato la scuola secondaria superiore con il massimo dei voti. Il numero dei premiati è legato a quello dei Cavalieri del Lavoro, nominati ogni anno in occasione della Festa della Repubblica, a rimarcare la continuità dell’impegno nello studio e nella vita.
C’è da dire che per esser segnalati dai dirigenti scolastici sono richiesti i seguenti requisiti: votazione minima di 9/10 alla licenza media, almeno 8/10 di media per ciascuno dei primi 4 anni della scuola superiore, votazione di 100/100 all’esame di Stato. E tra i venticinque scelti ce ne può esser al max uno per provincia.
“Gentile Preside, mi è gradito comunicarle –riporta fedelmente la lettera del Quirinale– che la studentessa Viviana Labanca segnalata premio Alfieri del lavoro è tra i 25 premiati al Quirinale il 30 ottobre in occasione del conferimento delle onorificenze ai 25 Cavalieri del lavoro nominati il 2 giugno scorso. nel corso della cerimonia il Capo dello Stato Mattarella consegnerà agli Alfieri del lavoro l’attestato d’onore e la medaglia del Presidente della Repubblica. mi congratulo con lei, con il corpo docente per i risultati ottenuti dalla studentessa da lei segnalata che testimoniano l’alto livello degli studi raggiunti dal suo Istituto”.
Una premiazione prevista per lo scorso 30 ottobre al Quirinale e rinviata a data da destinarsi vista la pandemia che ha colpito la comunità mondiale.
“La tua famiglia – il commento affidato ai social da parte di Mariano, papà di Viviana– è veramente orgogliosa di te, goditi con gioia il meraviglioso premio di cui sei stata insignita. Un grazie al corpo Docente del liceo classico di Lauria che ti ha fornito le basi per raggiungere questo meritato e prestigioso riconoscimento. Grazie Viviana”.
Orgogliosi del premio per la giovane Viviana oltre alla famiglia lo è l’intero consiglio comunale lauriota che durante la seduta consigliare tenutasi a fine novembre ha dedicato per voce del ViceSindaco Gagliardi queste parole: “Viviana ha dato lustro alla sua scuola, a tutti noi e alla nostra comunità, lei oltre a essere bravissima e bella, è molto brava garbata, una ragazza di una sensibilità di una delicatezza fuori e tutto questo connubio di cose la rende sicuramente speciale. Uno studente sul nostro territorio che porta alto il nome del nostro comune a livello nazionale. Questa è la bella gioventù, la buona gioventù che sarà il futuro del nostro paese e sono ragazzi da cui prendere esempio.”
Il liceo classico “Nicola Carlomagno” di Lauria non è nuovo a questo tipo di eventi, già nel 2015 la studentessa di Castelluccio Inferiore, Maria Grasso, ha ricevuto il medesimo premio.
“L’organizzazione del premio, in un determinato periodo dell’anno, –le parole del dirigente Natale Straface del liceo classico di Lauria raggiunto dalla nostra redazione– chiede alle scuole di segnalare gli alunni più meritevoli. Quest’anno la nostra alunna Viviana Labanca è risultata tra i vincitori del prestigioso premio. Per il Liceo Classico “Nicola Carlomagno” di Lauria è la seconda volta nel giro di pochi anni; segnali importanti che evidenziano la bontà del percorso che si svolge, l’impegno dei docenti, l’organizzazione della didattica, fanno sì che i nostri alunni non solo competono con i loro colleghi in tutta Italia ma che spesso raggiungono i massimi risultati, concorrendo alla pari di altre scuole prestigiose del nostro paese. Sono stato particolarmente felice del risultato ottenuto da Viviana, alunna eccellente che, nonostante i problemi di salute avuti all’inizio del percorso, non si è arresa e con caparbietà ha sconfitto la malattia e la cattiva sorte. Questo è quanto ho riferito nella mia relazione inviata al Presidente del premio Alfieri allor quando mi è stato gentilmente chiesto di illustrare il percorso di studi di Viviana. Sono convinto che si saprà distinguere anche negli studi universitari. Ad maiora semper Viviana!”

I sogni, le ambizioni e il senso di responsabilità di Viviana: L’intervista
Cosa ha pensato nel momento in cui è stata segnalata per diventare alfiere del lavoro 2020?
Quando mi hanno comunicato che sarei stata segnalata per il premio ho provato un’indescrivibile emozione e un forte senso di gratitudine, riconoscenza e responsabilità, che tuttora serbo; un senso di gratitudine nei confronti della scuola e di tutti i miei docenti che, quand’anche non avessi avuto la fortuna di essere selezionata come Alfiere, non sarebbe venuto meno.
Quanto le sono stati vicini gli affetti più cari in questa circostanza così soddisfacente per lei?
I miei affetti più cari mi sono stati molto vicini in questa così gioiosa circostanza e hanno condiviso con me l’emozione di un riconoscimento tanto soddisfacente e che mai avrei immaginato di ricevere
Che consigli si sente di dare agli adolescenti che vorrebbero ambire a tale premio?
Quel che mi sento di consigliare è di perseverare nello studio con tenacia, costanza e immensa passione; di lasciarsi incuriosire da quanto, di volta in volta, si troveranno a studiare; di considerare sempre le esperienze scolastiche e di vita che avranno modo di collezionare sui libri e le ore profuse a studiare, come strumenti di arricchimento personale atti a rendere persone migliori; di non limitare il proprio orizzonte alla semplice dimensione del voto e di tangere con mano il valore della scuola e dei suoi insegnamenti.
Che significa per lei oggi la scuola, come ambiente d’istruzione e di formazione?
Per me la scuola è ed è sempre stata una grande agenzia educativa e un incomparabile strumento di emancipazione, oltre che un luogo da vivere a pieno e condividere, in cui sperimentare nuove passioni e curiosità e stringere importanti relazioni. Nel momento attuale, poi, la scuola, nonostante le difficoltà che si è trovata ad affrontare e la distanza che ha dovuto tentare di colmare, ha continuato ad assolvere la sua funzione educativa e di “compagna di vita”, reinventandosi, sperimentando nuovi strumenti e cercando di arrivare a tutti ugualmente.
Paradossalmente proprio una situazione come quella epidemiologica con la quale siamo stati costretti ad imparare a convivere, ha ribadito il ruolo insostituibile della scuola nella vita di tutti, con una buona dose di nostalgia nei confronti dei banchi scolastici.
Una neo maggiorenne come vive questa fase di pandemia? Che consiglio darebbe alle nuove giovani generazioni per riprendere in mano il loro presente e futuro?
Questa situazione di pandemia ha stravolto la mia vita, come quella di tutti, e non nego che talvolta mi sovviene una forte nostalgia di quella vita a cui ero, forse senza comprenderne a pieno il valore, avvezza, ma sono stata dall’inizio e sono tuttora fiduciosa e incline a confidare nel buon senso di tutti e nella responsabilità che ciascuno di noi ha, in qualità di cittadino, nei confronti di se stesso e degli altri, strumenti che, nell’indurci a rispettare norme e ingiunzioni, ci faranno tornare presto in possesso di quella ambita normalità.
Alle nuove generazioni consiglio di non smettere di coltivare le proprie passioni e di scoprirne di nuove, colmando i cassetti di sogni e propositi da realizzare non appena i tasselli di questa situazione saranno tornati al proprio posto; inoltre mi sento di esortarli a riscoprire il valore delle piccole cose e a curare quei legami affettivi che tanto spesso diamo per scontati.
Guardando avanti… oggi Viviana, studentessa nella capitale di “lettere classiche” a quali progetti pensa per il futuro?
Ho sempre sognato molto e questo mi ha indotto a stilare infinite liste di propositi per il mio futuro, tra cui quelli in cui confido di più sono: divenire in grado di trasmettere questa passione che mi ha sempre incitato a studiare con dedizione e curiosità, magari nel campo dell’insegnamento; intraprendere nuovi percorsi di studio per approfondire altri grandi interessi; coltivare l’amore verso il prossimo e l’attenzione verso i contesti sociali più disagiati, offrendo il mio contributo ad associazioni umanitarie, impegnandomi attivamente e, se sarà possibile, recandomi nei paesi ad alto rischio di crisi umanitaria.